di Luca Locci, Usb
Ci siamo trovati a chiedere per l’ennesima volta un incontro straordinario con il Prefetto di Cagliari e con l’Assessore Regionale agli Enti Locali Cristiano Erriu. il Sulcis e il Sud Sardegna è un territorio sofferente per la disoccupazione ma se vengono a mancare anche le minime garanzie retributive e salariali per chi il lavoro lo ha, diventa problematico garantire e offrire servizi di qualità alla collettività. Questo è il problema di circa 200 dipendenti della nuova istituenda Provincia del Sud Sardegna, che ormai vivono in una incertezza da quando l’Ente è Commissariato.
Lontana la democrazia che da diritto ai cittadini di eleggere un loro rappresentante con la proroga dei commissariamenti, così altrettanto lontani sono i diritti delle lavoratrici e lavoratori; infatti i dipendenti dell’ ex gestione Prov. del Medio Campidano non si sono visti pagare la produttività per l’anno 2014 e tutto il personale della Provincia del Sud per l’anno 2016. Stesso fatto accade per le risorse 2017, Il Commissario (voluto dalla Giunta Regionale di Pigliaru con ulteriore proroga), a tutt’oggi non sa se l’Ente che sta Commissariando da diversi mesi a spese della collettività è un Ente di nuova istituzione o meno. Ci chiediamo se il Commissario che prende dalla collettività un indennità di circa 4 mila euro mensili si sia almeno letto la legge Regionale 2 del 2016 che gli ha consentito di fare il Commissario nella Prov. del Sud Sardegna. L’Unione Sindacale di base si ritiene preoccupata per il futuro dei lavoratori e ha chiesto con carattere d’urgenza un incontro con il Prefetto di Cagliari e l’Assessore Regionale agli Enti Locali ai fine di trovare una soluzione affinché ai lavoratori venga data la giusta retribuzione e dignità, visto che si sta parlando di circa 300 euro pro capite.