Proteste alla scuola Motzo, il Sindaco Delunas:”Ma quale caos?”

L’amministrazione comunale di Quartu risponde alle accuse dei genitori: “Nella scuola Motzo non si è verificata nessuna situazione caotica all’inizio dell’anno scolastico”


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L’amministrazione comunale replica all’articolo  ‘Quartu, proteste alla scuola Motzo: inizio dell’anno nel caos’ e fie precisa che non risulta si sia verificata alcuna situazione caotica, come confermato dal regolare avvio dell’anno scolastico nelle date prestabilite. Per corretta informazione è quindi opportuno spiegare nel dettaglio le strutture messe a disposizione dell’Istituto in questione dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione.

 

Come riportato nel pezzo a firma A.V. Lai le lezioni dell’Istituto Comprensivo n.2, sede di via Tiziano (ex scuola media Rosas), hanno avuto inizio regolarmente il 14 settembre, usufruendo peraltro per l’accoglienza degli alunni e dei rispettivi genitori dell’Auditorium di via Monsignor Angioni nei giorni 14, 15 e 16 c.m., come richiesto dalla scuola.

 

L’Istituto Comprensivo n. 2, scuola secondaria di primo grado, ospita 18 classi, per un totale di 6 corsi, di cui 1 a indirizzo musicale. La sede di via Tiziano dispone di 15 aule didattiche, più altre 3 destinate a laboratori e 4 locali precedentemente adibiti a uffici amministrativi, attualmente non utilizzati e disponibili, più auditorium e palestra.

 

Con delibera della Giunta Comunale dell’1.09.2016 sono state attribuite alla scuola ulteriori 6 aule, con relativi servizi, nella scuola di via Monsignor Angioni, nonché la disponibilità dell’Auditorium e della palestra, in orario curricolare, in base a un calendario concordato con l’Assessorato alla Pubblica Istruzione per permettere l’utilizzo delle strutture anche alle altre istituzioni scolastiche di Quartu che ne risultano sprovviste.

 

Il Piano di dimensionamento della rete scolastica del 2015 non aveva attributo all’Istituto Comprensivo n. 2, come erroneamente riportato, “diversi e funzionali spazi nell’edificio di via Monsignor Angioni”, bensì “una parte dell’edificio di via Monsignor Angioni e Auditorium da identificare”. Alla luce del suddetto piano la attuale Giunta Comunale ha assegnato quanto sopra esposto e risulta quindi che la scuola di cui trattasi dispone complessivamente di 15 aule, 3 laboratori, Auditorium e palestra in via Tiziano, più 6 aule e disponibilità all’utilizzo dell’Auditorium e della palestra, in orario curricolare e secondo un calendario concordato, in via Monsignor Angioni.

 

Quindi l’Amministrazione Comunale, sebbene “avvolta da un eterno sonno della ragione”, ritiene di aver responsabilmente assegnato alla scuola i locali necessari allo svolgimento delle sue funzioni educative, curricolari ed extra. Appare inopportuno e non educativo, oltre che non rispettoso nei confronti delle altre istituzioni scolastiche che quotidianamente lavorano per offrire ai propri alunni una scuola di qualità e livelli di eccellenza, ritenere che la scuola in questione venga posta su un gradino di superiorità rispetto a tutte le altre presenti nel territorio.

 

Inoltre in riferimento alla “mancanza di volontà da parte dell’Amministrazione Comunale di riconoscere valore a una scuola e alle potenziali risorse intellettuali della propria città” si asserisce che la suddetta Amministrazione riconosce valore e potenzialità di risorse a tutte le scuole, collaborando e rendendosi disponibile al servizio di tutta la comunità scolastica.

 

Si precisa inoltre che una buona Amministrazione ha il dovere di garantire a tutti gli studenti che frequentano in città gli spazi necessari allo svolgimento delle attività didattiche ed educative, al fine di assicurare il diritto allo studio e all’istruzione a tutti gli alunni di qualsiasi ordine e grado, permettendo loro di frequentare la scuola nel Comune di residenza.

 

Le travagliate vicende che da anni il Liceo Motzo ha dovuto affrontare, in assenza di locali disponibili per l’attività didattica, ha messo a repentaglio la permanenza di questo ordine di scuola nella città di Quartu, costringendo in tal modo gli alunni della terza città della Sardegna a frequentare come nel passato le scuole di Cagliari, con tutte le difficoltà e le conseguenze del pendolarismo.

 

Quanto alle illazioni nei rapporti tra l’Ente Comune e la Provincia è ben noto a tutti che l’assegnazione da parte delle aule di via Monsignor Angioni al Motzo è provvisoria e limitata alla conclusione dei lavori di ampliamento della sede di via Don Sturzo, nonché dei lavori di messa in sicurezza dei tetti di via Caboto, la cui fine è prevista entro il 30 giungo 2017.

 

Ci si chiede infine con rammarico chi abbia interesse a creare falsi allarmismi con informazioni che sottendono inesattezza, svilendo l’attenzione costante dell’Amministrazione Comunale nei confronti dei giovani studenti e del mondo della scuola, a fronte di un impegno quotidiano per risolvere, in un clima di collaborazione reciproca tra istituzioni, i problemi delle scuole presenti a Quartu, soprattutto nel campo dell’edilizia scolastica.

 


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