Dopo la manifestazione di venerdì scorso i giovani dell’Unione degli studenti continuano a chiedere il finanziamento di un piano per l’edilizia scolastica. A tal fine domani, 15 ottobre, si svolgerà un’assemblea studentesca aperta, alle ore 16 presso il palazzo del Consiglio regionale di via Roma. Da questa assemblea verrà fuori il documento unitario che gli studenti presenteranno al Consiglio con la massima urgenza, poiché la situazione dei giovani sardi richiede urgentissime risposte.
I punti principali su cui puntano gli studenti sono: il finanziamento immediato di un piano per l’edilizia scolastica, iniziativa che oltre a salvaguardare la salute degli studenti costituirebbe una misura anti-ciclica e di sostegno all’occupazione. Tali interventi di edilizia scolastica debbono essere orientati all’efficienza energetica delle strutture, alla eco-compatibilità e alla rimozione delle barriere architettoniche; finanziamento immediato del fondo per l’acquisto da parte delle scuole di libri scolastici destinati al comodato d’uso gratuito, in modo da raggiungere la copertura del servizio per tutte le famiglie aventi ISEE pari o inferiore ai 20.000 euro; il finanziamento del sistema del trasporto pubblico in modo da rendere gratuiti i trasporti per tutti gli studenti aventi ISEE pari o inferiore ai 20 mila euro, oltre all’estensione degli sconti per gli altri studenti anche per i periodi in cui non si tengono lezioni, in modo da permettere l’accesso ai luoghi del sapere e della cultura.
Il rappresentante dell’Istituto Euclide di Cagliari e membro dell’Unione degli Studenti Giacomo Cossu, che si sta occupando della stesura della bozza del documento da discutere e approvare in assemblea, dichiara: “Non c’è più tempo per iniziative-spot come quelle del Ministro Carrozza riguardo l’edilizia scolastica e quelle della Regione Sardegna riguardo la dispersione scolastica e i milioni stanziati per il bando “Ardisco”. Vogliamo immediati interventi – aggiunge Cossu – che aboliscano i costi degli studi e abbattano gli ostacoli di tipo economico all’accesso all’istruzione: ecco il giusto modo di combattere la dispersione scolastica, ormai al 25 per cento in Sardegna contro il 17 per cento della media Italiana”. Gli studenti tengono a precisare che le iniziative da loro proposte costituiscono veri e propri investimenti in formazione e contrasto alla povertà e alla disoccupazione. “Sappiamo benissimo che i poteri della Regione sono limitati e che i fondi a disposizione sono molto scarsi. Tuttavia assistiamo da anni a uno sperpero di denaro inaccettabile. Ci vuole più responsabilità nella gestione delle risorse. Quello che noi proponiamo costituisce un Green New Deal che si fondi sul sistema formativo esull’edilizia sostenibile, in modo da garantire salute e futuro ai giovani sardi e da impiegare la forza lavoro disoccupata”.