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Prosegue il presidio dei 26 lavoratori degli appalti del servizio facchinaggio della regione che da questa mattina occupano il piano terra dell’assessorato degli enti locali, a Cagliari. Protestano per il nuovo bando che affida la gestione degli appalti a prezzi “stracciati”. Dicono no al taglio degli stipendi ( da 1300 a 700 al mese) a tre licenziamenti e al dimezzamento delle ore, la conseguenza nefasta dei nuovi bandi.
Sono stati ricevuti da alcuni dirigenti che restano fermi nella decisione: “E’ tutto regolare ci hanno detto, possiamo vivere come fanno gli altri con 700 euro al mese, con la metà dello stipendio- dice Mattia Mazzuzi- è triste, stiamo delusi. Il nuovo contratto è irregolare ce lo conferma anche l’avvocato. Noi comunque resteremo qui, non ci fermeremo fino a quando non saremo ricevuti dall’Assessore degli enti Locali.”