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Via libera dal consiglio dei ministri alla proroga, fino al 31 marzo, dello stato di emergenza per la pandemia istituito dal governo Conte a gennaio del 2020. Si va oltre i 24 mesi previsti come limite massimo dalla legge, a causa soprattutto della variante Omicron che spaventa i governi di tutto il mondo. Ancora per tre mesi e salvo ulteriori proroghe, il governo potrà intervenire con dpcm senza passare dall’aula del parlamento in caso di situazioni particolarmente difficili. Non ci sarà invece obbligo di indossare mascherine all’aperto in zona bianca, Draghi da quanto si è saputo ha categoricamente respinto la richiesta, preferendo lasciare l’iniziativa ai sindaci delle singole città che in questo periodo natalizio stanno blindando centri storici e vie dello shopping proprio con l’obbligo della mascherina, necessaria per accedere a mercatini natalizi e manifestazioni pubbliche. Fino a marzo, grazie alla proroga, resteranno in piedi struttura commissariale e comitato tecnico scientifico. Prorogati anche i congedi parentali al 50% per i genitori con figli in quarantena a causa del covid e la possibilità di smart working per i lavoratori fragili.
Novità anche per i viaggiatori in arrivo dall’estero. Il ministro della Salute ha firmato una nuova ordinanza che prevede l’obbligo di test negativo in partenza per tutti coloro che arrivano dai Paesi europei. I non vaccinati, oltre a presentare il test negativo, dovranno osservare 5 giorni di quarantena. Per i vaccinati basta il test, anche antigenico. L’ordinanza è valida dal 16 dicembre al 31 gennaio.
La proroga deve essere ora votata in parlamento. Già d’accordo Pd e 5 Stelle, possibilista Salvini mentre la Meloni chiede di ripristinare i diritti e tornare alla normalità.