
Non è tipo da scaramanzie e superstizioni, il professore prorettore che vuole sollevare le sorti e gli animi di Pd e compagnia: e infatti Francesco Pigliaru, ancora fresco di nomina a candidato governatore per il centrosinistra dopo il siluramento di Francesca Barracciu, la sua campagna elettorale la inaugura domani, quindi venerdì 17 alle 17 in punto alla Fiera di Cagliari. Si prevede un gran pienone, perché è vero che il centrosinistra con l’abile regia del Pd in questi mesi è riuscito a perdere consensi e voti in quantità industriali per i pasticci pre, durante e post primarie, ma è altrettanto vero che la candidatura dell’ex assessore al Bilancio di Renato Soru ha ricompattato le fila e restituito un minimo di entusiasmo alla coalizione. Sabato tocca alla scrittrice vincitrice del Premio Campiello nel 2010 con “Accabadora” Michela Murgia: ormai perfettamente calata nel ruolo, con tanto di stilettate ai giornalisti che sempre travisano e interpretano e mistificano, oggi ha presentato due nuovi assessori della squadra di Sardegna Possibile in caso di vittoria – Gian Paolo Marras al Bilancio e Alessandro Spano agli Affari Generali – e ha detto che no, lei alle larghe intese non ci pensa proprio, che punta dritto a superare il 25% e dunque a incassare il premio di maggioranza e che pazienza se Cumpostu e i suoi di Sardigna Natzione se la sono presa per essere stati da lei scaricati, in fondo il progetto indipendentista che ha messo su e per il quale viaggia di continuo fra Sardegna e Catalogna guarda avanti e pensa a costruire il futuro e non certo a conservare il passato.
Gli avversari? “Saluti”, dice la Murgia di nero vestita sentendosi già a quanto pare molto governatrice: del resto, per lei si mobilita la stampa nazionale come non ha mancato di sottolineare salutando un paio di inviati d’oltreoceano Tirreno presenti alla conferenza stampa. Chiude il terzetto dei tre big, perché alla fine se la giocano fra loro (gli ultimi sondaggi danno in testa di qualche punto Cappellacci, a seguire Pigliaru che però deve vedersela con la Murgia al fotofinish e un calo da oltre il 50 a poco sotto dell’esercito degli astensionisti) Ugo Cappellacci, governatore uscente sul quale 5 anni anni fa, che avrebbe vinto, non l’avrebbe pensato nessuno: e invece, benedetto da Berlusconi e da una buona stella che non l’ha mai abbandonato nella vita politica da quando iniziò la carriera come assessore regionale nel 2004, nello stralcio di governo tecnico guidato da Italo Masala, Cappellacci stracciò Renato Soru che, dimettendosi, era convinto di stravincere ancora. Domenica aprirà la sua campagna elettorale in Fiera a Cagliari, alle 10.30: a tirargli la volata e organizzargli il bagno di folla sono l’ex nemico Salvatore Cicu, il nemico dell’ex nemico Settimo Nizzi, e l’unico possibile avversario per la candidatura, in realtà fatto fuori già negli spogliatoi, Emilio Floris. Tutti insieme appassionatamente, ovviamente con tutti i partiti della coalizione, per partire alla ri-conquista della Sardegna.