Via al “programma di sviluppo del territorio”: il premier Conte lunedì a Cagliari

Il programma, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e verrà attuato, attraverso un contratto istituzionale, da Invitalia, l’agenzia per lo sviluppo del Governo. Polemica tra il consigliere regionale Pd Sabatini e la deputata M5Stelle Manuela Corda


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Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, lunedì 11 febbraio 2019, alle ore 15.30 sarà in Prefettura, sede di Piazza Palazzo, per un incontro di presentazione delle modalità di avvio del programma di sviluppo del territorio, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e che verrà attuato, attraverso un contratto istituzionale di sviluppo, da Invitalia, l’agenzia per lo sviluppo del Governo.

Pd all’attacco. “Il Premier Giuseppe Conte lunedì sarà a Cagliari per presentare il programma di sviluppo: verrebbe da chiedersi con chi lo ha concordato e sulla scorta di quali dati. Ancora una volta questo governo a trazione leghista, con sponda pentastellata, adotta un atteggiamento colonialista verso la Sardegna”. Non usa mezzi termini Franco Sabatini, Presidente della Commissione Bilancio in Consiglio regionale, alla notizia dell’arrivo nell’Isola del Presidente del Consiglio dei Ministri.
“Le uniche notizie diffuse parlano di un programma di sviluppo promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e attuato da Invitalia, al quale parteciperebbero i Comuni coinvolti e associazioni di categoria, ma di queste decisioni nulla è stato condiviso con la Giunta regionale e con il Consiglio. Quali sono i Comuni coinvolti? Quali le associazioni di settore? Ancora una volta, si tratta di decisioni che piovono dall’alto senza tener conto delle esigenze reali e dei desiderata dei Sardi, ma questo…volendo pensar bene! Infatti, se volessimo andare oltre le informazioni divulgate, si potrebbe considerare questa venuta di Conte come l’ennesima passerella preelettorale diretta a proporre programmi fumosi, carichi di mille tematiche che mai vedranno un seguito, col solo fine di animare le coscienze degli elettori di una sola parte politica, per promettere vantaggi a Comuni e Associazioni vicini a Lega e M5S. Non è opportuno che il Presidente del Consiglio dei Ministri pieghi il suo peso politico e istituzionale alle esigenze elettorali di alcuni partiti: infatti egli, benché sia espressione di una parte politica, una volta nominato dovrebbe essere, al pari del Presidente della Repubblica, una figura di garanzia che sta al di sopra degli interessi di fazione. Se questa azione fosse stata attivata da Renzi o da Gentiloni, si sarebbe assistito ad una levata di scudi, invece ora tutti tacciono di fronte ad un programma che viene imposto da Roma e calato dall’alto, ammesso che esista realmente e che non si tratti solo di propaganda elettorale”.

La replica del M5S. «Il Presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte lunedì arriva a Cagliari per gettare le basi di un programma strategico di sviluppo che sia adeguato ed efficiente. Questo Governo, a differenza degli altri, è attento alle necessità della Sardegna e attiverà strumenti per rilanciare investimenti, infrastrutture e sviluppo economico e sociale, partendo proprio dalle istanze che arriveranno dal territorio. Sorprende, ma non stupisce, che il consigliere regionale del Pd Franco Sabatini non capisca che per rilanciare un territorio occorra il dialogo con le Istituzioni e gli imprenditori locali. Cosa che avrebbero dovuto fare loro da tanto tempo invece di usare male i soldi dei cittadini e dell’Unione Europea. Ma è finita l’epoca degli sprechi».

Sono queste le parole della deputata del M5S Emanuela Corda in seguito alle dichiarazioni di Sabatini che si domanda paradossalmente perché il Premier Conte voglia ascoltare i territori in occasione del programma di sviluppo del territorio, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e che verrà attuato, attraverso un contratto istituzionale di sviluppo, da Invitalia, l’agenzia per lo sviluppo del Governo. Ma che parte proprio dall’ascolto di istituzioni locali e stakeholder, imprenditori locali. Il fine è ascoltare proprio i diversi attori dell’economia sarda per focalizzare al meglio le esigenze del territorio e attivare veri investimenti con un impiego coordinato e corretto delle risorse che sia anche strategico.

 


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