Prezzo del latte ovino, Copagri: “Ritirare subito dal mercato 30 milioni di litri”

Secondo le proiezioni del centro studi agricoli la stagione che sta per iniziare, vedrà’ produzioni di latte di pecora a livelli record attestandosi sui 330 milioni di litri anno. Il ritiro secondo Piana e Ninniri dovrebbe avvenire in parte destinandolo alla polverizzazione ( circa 15 milioni di litri) e in parte vendendo latte crudo sfuso in Europa ( 15 milioni)


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Si è svolta, organizzata dalla Copagri Nord Sardegna in collaborazione con il Centro Studi Agricoli,  a Villanova Monteleone nei locali di “SU PALATTU” un’importante incontro sulle problematiche Agricole che attanagliano il territorio. A fare gli onori di casa e introdurre l’incontro l’Agronomo locale Leonardo Spanu, referente di Copagri Nord Sardegna. Numerosi gli allevatori intervenuti, presenti tra cui  il Presidente della Cooperativa allevatori di Villanova e numerosi conponenti il CDA, presente inoltre il Sindaco Quirico Meloni, che ha portato I saluti dell’amministrazione comunale. Numerosi gli argomenti discussi. Paolo Ninniri Presidente di Copagri Nord Sardegna, ha illustrato l’importanza di Copagri, il lavoro svolto nella gestione dei fascicoli aziendali e l’importanza dell consulenze aziendale che si andrà a svolgere nei prossimi mesi alle aziende agricole associate a valere sul prossimo bando PSR Sardegna. Tore Piana Vice Presidente Copagri Nord Sardegna e Presidente Centro Studi Agricoli, ha illustrato nei dettagli la situazione del comparto del latte Ovi-Caprino, le proiezioni future e le proposte messe in campo dall’argonizzazione per risolvere il problema annoso del prezzo del latte. Inoltre trattate la situazione dei ritardi nel pagamento delle misura dei bandi del PSR, dei ritardi sul pagamento della siccità decretata nel 2017 e sul nuovo Organismo Pagatore Regionale. Mentre Marco Satta dirigente Copagri Nord Sardegna, ha illustrato nei dettagli la nuova PAC e le decisioni che dovranno essere prese dagli organismi politici. Ma a riscuote la maggiore attenzione dei numerosi allevatori è stato l’argomento sulle problematiche del prezzo sul  latte di pecora e la nuova campagna  di produzione che inizierà il 1 Ottobre  e inizierà  nell’incertezza più assoluta a causa della mancanza della ormai certa NON  approvazione del piano dell’offerta sul Pecorino Romano e sulle incertezze sull’applicazione dei dazi da parte degli Stati Uniti.  Tore Piana e Paolo Ninniri, in merito alla problematica,  hanno illustrato la proposta della Copagri Nord Sardegna e del Centro studi Agricoli, sia sui punti di modifica alla proposta del nuovo  piano dell’offerta , sia  I risultati sino a oggi non raggiunti nella filiera. Ritengono che a oggi l’unica soluzione, visti I tempi ristrettissimi, sia  quella di Organizzare e attuare  il ritiro dal mercato di circa 30 milioni di litri di latte di Pecora. Quantità ritenuta in surplus e che verrebbe a essere trasformata quasi certamente in Pecorino Romano, causando una eccedenza I di Pecorino Romano rispetto a quant oil mercato possa assorbire. La proposta si renderebbe necessaria, perchè secondo le proiezioni del centro studi agricoli la stagione che sta per iniziare, vedra’ produzioni di latte di pecora a livelli record attestandosi sui 330 milioni di litri anno. Il ritiro secondo Piana e Ninniri dovrebbe avvenire in parte destinandolo alla polverizzazione ( circa 15 milioni di litri) e in  parte vendendo latte crudo sfuso in Europa ( 15 milioni). Solo così e SENZA INTERVENTO PUBBLICO si risolverebbe il problema della probabili e certe  eccedenza di latte  per la trasformazione a Pecorino Romano nella nuova stagione, dichiarano Piana e Ninniri. Illustrate anche le proposte di modifica della proposta del piano dell’offerta sul Pecorino Romano.


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