L’escalation di atti intimidatori contro amministratori o sedi comunali, in questi giorni, con i fatti registratisi a Carbonia, Nurri, Desulo e da ultimo Quartu, provoca particolare preoccupazione e allarme.
Tre dei quattro episodi, infatti, riguardano Comuni interessati dalle elezioni amministrative del 31 maggio.
Tali atti colpendo i Comuni, snodo essenziale della vita democratica del Paese, feriscono il tessuto democratico della nostra Repubblica.
Il 4 marzo scorso è stato firmato a Cagliari, alla presenza del Ministro Alfano, il “Protocollo per la legalità”, sottoscritto dal Presidente della Regione, dai Prefetti della Sardegna e dal Presidente di ANCI Sardegna, che prevede, tra le altre misure, un programma operativo d’intervento.
Con il Prefetto di Cagliari, nel corso di un incontro questa mattina, abbiamo concordato sulla necessità di adottare misure di intensificazione della vigilanza e delle attività di investigazione. Stiamo rimarcando, ancora, la necessità di attivare, in particolare, misure di controllo preventivo e d’investigazione, ricorrendo ai più efficaci strumenti d’intelligence.
Per quanto ci riguarda, come amministratori comunali e come ANCI Sardegna, siamo pronti a dare il nostro contributo in tutti i modi e forme possibili.