È precipitata da una cascata in Svizzera ed è morta sul colpo, a 21 anni, cinque giorni fa. Annika Deidda, cagliaritana, da tempo non viveva in Sardegna ma nel nord Italia. Dopo il diploma delle superiori stava studiando al Politecnico di Miliano e aveva conosciuto un ragazzo, un ventiquattrenne, che era insieme a lei al momento della caduta nel vuoto. Il padre della giovane, Gianluca Deidda, non crede che si sia trattato di una tragica fatalità: “Mia figlia stava per trasferirsi in un’altra casa a Milano, il contratto era già stato chiuso e sarebbe dovuta andare a vivere da una donna anziana”. Le autorità elvetiche hanno già chiuso il caso: nessun gesto violento o estremo, un piede messo in fallo e il volo fatale. Ma papà Gianluca non ci sta e, tramite gli avvocati Furio Artoni e Alessandra Sisti, ha chiesto ufficialmente alla Procura di fare chiarezza. Negli ultimi mesi della sua vita la ventunenne era andata a vivere in un paesino in provincia di Como, proprio perchè aveva conosciuto un ragazzo: “Vivevano insieme, lei addirittura gli pagava l’affitto di casa di 250 euro. Annika era seria, riservata e cattolica, ma nell’ultimo periodo era irriconoscibile, un’altra persona”. Gianluca Deidda lo afferma in modo netto: “Aveva perso molti chili e temo che venisse drogata contro la sua volontà, per me era entrata in qualche giro strano”. Allo stato attuale non risulta aperta nessun indagine e non c’è nessun indagato, ma presto la situazione potrebbe cambiare.
Papà Gianluca non riesce a darsi pace: “I genitori del ragazzo non ci hanno dato le condoglianze, non ci hanno permesso di recuperare gli effetti personali di Annika, non abbiamo ancora il suo telefonino ma siamo già entrati in possesso, almeno, del suo tablet, che faremo analizzare”. Oggi pomeriggio il funerale a Sant’Ignazio, da quei frati cappuccini che Annika conosceva benissimo: “Ogni domenica la messa da loro era d’obbligo, prima che lei si trasferisse. Chiedo solo di capire, di sapere perchè è morta mia figlia. Aveva deciso di lasciare il suo ragazzo, lo stesso che si trovava insieme a lei in quella cascata, in Svizzera, che lui sembra conoscesse abbastanza bene, a differenza di Annika”