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Arenile occupato fino alla battigia per proteggere i sistemi dunari degradati. Succede nella spiaggia di Porto Giunco, a Villasimus. Secondo Stefano Deliperi, presidente dell’associazione ecologista Gruppo di Intervento Giuridico “Si tratta di follia amministrativa”.
La spiaggia di Porto Giunco è diventata di difficile fruizione a causa degli ombrelloni e lettini degli stabilimenti balneari, che ormai si estendono quasi fino alla battigia. Tutto questo nonostante per legge la fascia dei 5 metri dalla riva debba essere lasciata libera per la balneazione. La Guardia costiera spiega le motivazioni: : “Il posizionamento della struttura in adiacenza alla battigia destinata al transito, è ascrivibile al recente posizionamento di una staccionata delimitante l’area interdetta a protezione del sistema dunare. Ciò ha determinato una rimodulazione della concessione con traslazione dell’area fino alla fascia destinata al transito”.
Diverse le segnalazioni ricevute l’estate scorsa dalla Guardia costiere, con un conseguente arretramento delle strutture. Ma quest’anno la situazione è sempre la stessa: occupazione quasi totale della spiaggia.
“I controlli della Guardia costiera – dice Stefano Deliperi – sono stati rapidi. Già il 13 agosto il personale dell’Ufficio periferico di Villasimius “ha provveduto a svolgere l’attività ispettiva demandata, non riscontrando irregolarità di sorta”. Com’è possibile, visto che le foto sono chiare e parlano di posizionamento di natanti fin sulla battigia?”. Questo perché farebbe parte di un piano di riqualificazione del sistema dunare.
“La ‘rimodulazione della concessione’ – continua Deliperi – se da un lato facilita l’attuazione del progetto “interventi di riqualificazione dei sistemi dunari degradati ed organizzazione dell’accessibilità per la fruizione della spiaggia Porto Giunco – Nottèri”, va contro l’obbligo di legge del mantenimento della fascia libera dei 5 metri. dalla battigia marina.
In ogni caso, qualche giorno dopo la segnalazione ecologista (21 agosto 2013) è stato possibile verificare un lieve arretramento delle strutture balneari rispetto alla battigia.
È arrivato il momento per effettuare controlli sistematici sul rispetto di limiti e modalità d’esercizio delle concessioni demaniali marittime lungo i litorali e – perché no – revocarne qualcuna in caso di plateale violazione recidiva.
Oltre a, naturalmente, vigilare sul rispetto delle disposizioni per la salvaguardia di dune e stagno retrodunale, spesso platealmente violate senza remore”.