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Materassi, cartone, montagne di spazzatura, eternit, con sanitari e inerti. Il degrado è ormai ai limiti nella borgata del “Villaggio Pescatori”, a Giorgino. Il grido d’allarme arriva dal consigliere regionale e comunale, Edoardo Tocco (FI) che sollecita un intervento urgente per mettere la parola fine all’immondezzaio. «Il sito è uno dei patrimoni storici della città – evidenzia Tocco – con la chiesetta dedicata a Sant’Efisio, che rende celebre il rione. Nel villaggio da qualche tempo si registrano alcuni punti ad alto rischio». Una delle aree maggiormente prese di mira dai sacchetti selvaggi, è anche la zona attorno al campo di calcio. «Il sito è diventato un immondezzaio senza controllo, con la giunta che appare aver dimenticato la borgata – conclude Tocco – Per questo gli abitanti chiedono una maggiore attenzione per la pulizia del villaggio ed un servizio efficiente di ritiro dei rifiuti, oltre che il monitoraggio continuo delle zone a rischio. Non solo. Sarebbe opportuno verificare il montaggio di una sbarra o una catena all’ingresso dell’area, per scongiurare che il villaggio sia invaso dalla spazzatura».
REMOSA E LE AREE STERRATE. C’è da dire che il rimpallo di competenze burocratiche tra le estese aree del Cacip (Consorzio Industriale Provinciale Cagliari) e dell’Autorità Portuale è piuttosto è lungo, ma questo non giustifica minimamente chi va a “sporcare in casa d’altri”, come accade da anni ad opera di ignoti, spesso cittadini e anche imprese di costruzioni o di manovalanza edile che gettano di tutto. Basta superare lo stabilimento della Remosa e svoltare a destra, ancor prima del capolinea dei pullman del Ctm: da lì, ha inizio il tour del degrado, la ghiaia sul terreno mostra i segni inequivocabili del passaggio di automezzi pesanti, furgoni ma anche auto che raggiungono i boschetti lì attorno.
I CONTROLLI. Nel frattempo, continua senza sosta l’attività di tutela del patrimonio naturale della Sardegna, da parte degli uomini del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Cagliari. Le normali operazioni di controllo di quell’area, sottolineano dagli uffici nei pressi del Porto Canale, (svolti soprattutto in borghese), vengono effettuati costantemente proprio per colpire duramente, con sanzioni amministrative e denunce penali alla Magistratura, coloro che inquinano, gettano i rifiuti pericolosi nella vasta zona a ridosso tra la Remosa e le stradine sterrate fronte Porto canale. Seicento euro l’importo di base per chi viene scoperto mentre abbandona i rifiuti, cifre che triplicano nel caso di attività commerciali o imprese, con l’immediata denuncia penale. Inoltre, sempre quella zona, è a prescindere interdetta al transito di veicoli, in base ad un’ordinanza dell’Autorità Portuale (la numero 13 del 01/03/2012), numerose le piccole e medie discariche abusive a cielo aperto, alcune delle quali situate in aree di particolare pregio dal punto di vista storico-naturalistico. Spesso si tratta anche di cumuli di rifiuti speciali e pericolosi “smaltiti” senza le autorizzazioni e senza le previste annotazioni sul registro di carico e scarico con i formulari che ne autorizzano di fatto lo smaltimento nelle discariche autorizzate. Molto più facile dunque recarsi nelle zone periferiche e in maniera coatta disfarsi di tutto e andare via.
I LUOGHI DI INCONTRO CAR SEX. Intensificate dunque le ronde delle Fiamme Gialle proprio nella zona, quotidianamente frequentata da uomini soli e luogo dove avvengono gli incontri clandestini gay o gli scambi di coppie. Ma non sarebbero loro gli autori del gesto scellerato di inquinamento ambientale, anzi, forse la loro presenza mattutina e serale in cerca di sesso clandestino distoglie e scoraggia chi vuole disfarsi dei rifiuti senza spendere un euro. Ecco perché a questo punto, è molto probabile che le attività illecite vengano compiute proprio di notte, lontano stavolta da occhi indiscreti.
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