Porto Canale di Cagliari, ok alla cassa integrazione: “Scongiurato il licenziamento per oltre 200 lavoratori”

Oggi, al Ministero del Lavoro, è stato ratificato definitivamente l’accordo per la cassa integrazione dei dipendenti della Cict al Porto canale di Cagliari. Cgil: “Ora eliminare i vincoli paesaggistici per rilanciare lo scalo con la Zona franca”


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Oggi, al Ministero del Lavoro, è stato ratificato definitivamente l’accordo per la cassa integrazione dei dipendenti della Cict al Porto canale di Cagliari: “Abbiamo scongiurato il licenziamento dei 207 lavoratori ed ora, insieme agli ammortizzatori sociali, parte, per l’intera durata della cassa integrazione, anche un piano di politiche attive per il lavoro che riguarderà la formazione e la valorizzazione delle competenze”. Lo ha detto l’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, dopo la firma sull’accordo che sancisce i dodici mesi di Cig a favore dei lavoratori.

“Un risultato ottenuto grazie alla collaborazione di tutte le parti coinvolte – ha aggiunto l’esponente della Giunta Solinas – Infatti, ognuno ha recitato un ruolo importante, dai ministeri competenti, al Comune di Cagliari fino all’Autorità portuale, ma il maggiore ringraziamento va ai sindacati ed ai lavoratori, che non hanno mai smesso di lottare”.

“Adesso, è intendimento della Giunta regionale puntare al rilancio del Porto canale e delle sue attività, considerando la strategicità dell’attività di transhipment per il Porto di Cagliari, così da conquistare un ruolo strategico nel Mediterraneo”, ha concluso assessore Zedda.

“Dopo la firma dell’accordo per i dodici mesi di cassa integrazione si apre una nuova fase nella vertenza per il rilancio del porto industriale di Cagliari”: lo ha detto la segretaria Filt Cagliari Massimiliana Tocco che ha partecipato oggi al vertice convocato al ministero del Lavoro per scongiurare i licenziamenti annunciati dal terminalista Cict. “Il risultato raggiunto è un importante passo avanti ma – ha aggiunto – siamo impegnati sin da subito nella ricerca di soluzioni strutturali per riportare il transhipment a Cagliari e garantire certezze e stabilità a tutte le maestranze impegnate”.

Cgil. Cgil e Filt di Cagliari auspicano l’avvio immediato del tavolo politico per superare le criticità legate ai diversi fattori che impediscono il rilancio del terminal: fra le priorità, le difficoltà e lungaggini burocratiche, l’obsolescenza infrastrutturale e i vincoli paesaggistici che precludono l’avvio della zona economica speciale e della zona franca doganale interclusa. “Occorre fare scelte decisive in tempi stretti – ha concluso Massimiliana Tocco – altrimenti si rischia di vanificare ogni opportunità di rilancio proprio nel momento in cui si sta ridisegnando la mappa della portualità a livello globale”.

Uil. “Vigileremo affinché questa cassa integrazione duri il meno possibile e si possano rimettere subito in produzione i lavoratori di Cict perché riteniamo il transhipment fondamentale per lo sviluppo del porto industriale di Cagliari”.  E’ quanto ha affermato il segretario generale della Uiltrasporti Sardegna William Zonca al termine dell’incontro al Ministero del Lavoro che oggi ha formalizzato la Cassa integrazione per i lavoratori del porto canale. “Oggi è una la giornata positiva perché grazie all’impegno delle istituzioni nazionali e regionali e agli attori del tavolo si è raggiunto il risultato di una copertura di 12 mesi per i lavoratori – ha spiegato Zonca –ma questo giorno segna l’inizio di un nuovo percorso che ci vedrà vigili sulle prospettive future del porto industriale di Cagliari che, ricordiamo, è essenziale per l’economia non solo del territorio ma dell’intera Sardegna. Abbiamo chiesto di tenere aperto il tavolo al Mise con diversi ministeri impegnati per monitorare gli eventuali risvolti e confidiamo che con la sinergia tra le istituzioni si possa trovare in tempi rapidi un nuovo investitore che rilanci il transhipment nel porto di Cagliari. Il prossimo passaggio fondamentale che ci vedrà al fianco delle istituzioni – ha aggiunto il segretario generale della Uiltrasporti Sardegna – è quello dell’attivazione della zona economica speciale e della zona franca nonché lo scioglimento dei vincoli paesaggistici che oggi gravano sul porto industriale di Cagliari: auspichiamo che con l’impegno del Governo nazionale si possano risolvere anche questi tratti negativi”.


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