Un intervento ricco di “osservazioni” sul procedimento di approvazione per il P.U.C. di Pula, adottato con una delibera del Consiglio Comunale il 7 Giugno scorso, a sostituire il vecchio PDF (Programma di fabbricazione) del 1989. Si lamentano così gli ecologisti del Gruppo d’Intervento Giuridico e gli Amici della Terra, accusando l’Amministrazione Comunale e il sindaco Cabasino di aver proceduto con la delibera al Piano senza l’adeguata pubblicità e con poche assemblee a favore di intervento per tutti quei cittadini e le associazioni che sul P.U.C. intendono dire la loro. Se prima i dissensi erano generati proprio da queste presunte mancanze da parte della Maggioranza, adesso il Gruppo d’Intervento e gli Amici della Terra espongono alla Giunta delle vere e proprie osservazioni tecniche al Piano Urbanistico, contestandone le scelte di pianificazione, e soprattutto il fatto di aver deliberato dei lavori in forte contrasto con le norme di legge e il P.P.R. come quelli per il porto turistico, che secondo gli ecologisti andrebbe a intaccare la salvaguardia dell’area archeologica emersa e sommersa di Nora. Si rende nota anche la pericolosità dell’area “Agumu”, una fascia litoranea che nel Piano è indicata come quella dove sorgeranno strutture ricettive e servizi generali, e che secondo il Gruppo d’Intervento e gli Amici della Terra è classificata come “Hi4”, ovvero ad alto rischio idrogeologico. L’istanza ecologista punta il dito anche contro il procedimento di edificazione della pineta di Is Morus, un’area già “non più tollerabile”, date le 150 unità immobiliari in completa assenza di fognature e adeguati impianti di depurazione, come reso noto dalla sentenza del T.A.R. del 23 Ottobre, e fa richiesta al Comune di Pula di modificare le previsioni del Piano Urbanistico, per “una corretta gestione del territorio”.
Lorenzo Scano