Piste ciclabili, caos a Is Mirrionis. Ora Chessa non le contesta più?

Traffico infernale oggi a Is Mirrionis, aperto il cantiere per le piste ciclabili che ridurranno la strada a due sole corsie. L’attuale assessore ai Lavori Pubblici Gianni Chessa quando era all’opposizione disse: “Le piste ciclabili fatele a casa vostra, la gente non va in ospedale in bici”. Oggi dirige i Lavori Pubblici e parte proprio quel cantiere che prima contestava


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di Jacopo Norfo

“Le piste ciclabili fatele a casa vostra, dobbiamo rinunciare alla strada e ai parcheggi per dare spazio alle due ruote. La gente non va in ospedale in bici”. Lo dichiarò Gianni Chessa, attuale assessore comunale ai Lavori Pubblici, esattamente il 10 dicembre del 2013 in consiglio comunale. Allora era un oppositore del sindaco Zedda, del quale invece oggi è diventato fedele assessore. Tornando all’attualità, stamattina in via is Mirrionis è andato in scena il caos più totale: l’apertura del nuovo cantiere per la realizzazione proprio delle piste ciclabili ha scatenato la protesta dei residenti per il traffico. Non solo: in concomitanza c’erano anche i lavori in corso per la riapertura del famoso svincolo di via dei Valenzani, sotto la rotatoria di via Cadello.

“La circolazione questa mattina a Cagliari era un vero inferno”, hanno raccontato decine di automobilisti che hanno spedito foto e video a Cagliari Online. Si tratta  in via Is Mirrionis dei lavori per la realizzazione della pista ciclabile che ridurrà la strada a due corsie, una per ogni senso di marcia. Ma Gianni Chessa, che contestava quel progetto, ora è assessore ai Lavori Pubblici della stessa Giunta che fa partire i lavori, esecutrice dunque dell’opera che lo stesso Chessa contestava apertamente in Consiglio. Avrà cambiato idea dopo la nomina? Intanto gli automobilisti denunciano: “Un caos totale, non sono riuscite a passare in maniera fluida neppure le ambulanze: tutto bloccato da Pirri e sino a via Campania. Questo è il caos che stanno creando nel totale dissenso del quartiere di is Mirrionis, e ancor peggio con quello dei negozianti. Il tutto in presenza di un ospedale, e per realizzare le piste ciclabili che a Cagliari usano davvero in pochi”. 

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