Piscine, esplode la polemica, Lai: “Bando da annullare, fermate tutto”

È bufera sul bando per la gestione delle piscine. Loredana Lai, gruppo misto, vicepresidente della commissione Sport ha presentato una relazione in cui elenca tutte le criticità. Infuriate tante società sportive


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È bufera sul bando per la gestione delle piscine. Le società sportive hanno espresso tutto il loro malcontento all’amministrazione comunale. Loredana Lai, gruppo misto, vicepresidente della commissione Sport ha presentato una relazione alla commissione dove elenca tutte le criticità e ha poi chiesto l’annullamento del bando.

Viene sottolineato il notevole ritardo della pubblicazione del bando: avvenuta il 25 luglio 2017; a differenza degli anni precedenti, quando veniva pubblicato verso la fine di maggio. Lai cita il regolamento (comma 2 articolo 7) che fissa la scadenza al 30 giugno. Inoltre non sarebbe stata ascoltata la commissione Sport, prima della pubblicazione. Sempre secondo la consigliera il documento stravolge completamente il precedente modus operandi e i criteri per l’assegnazione degli spazi presso le piscine e “”sarebbe dovuto passare prima in Commissione Consiliare Sport per un adeguata discussione, analisi e approvazione prima di essere approvato.

Rilievi anche sulle modalità di distribuzione degli spazi acqua: “l’ordine di scelta delle fasce (una fascia corrisponde a 2 o 3 turni corsia consecutivi di 50 minuti) e l’individuazione del numero massimo delle fasce per società appare sproporzionato e vantaggioso per i primi classificati. L’esito di tali scelte”, prosegue, “ha contraddetto con i fatti quanto promesso dall’Assessore Marcialis durante la riunione con le società/associazioni sportive attualmente operanti nelle due piscine comunali, avvenuta i primi di agosto, nella quale garantiva che nessuno sarebbe rimasto senza gli spazi acqua necessari per continuare la propria attività sportiva. Così non è stato, alla luce della scelta degli spazi per la piscina di Terramaini, fatta dalle società/associazioni sportive presso l’ufficio sport di viale San Vincenzo il giorno 28 luglio 2017, in quanto alcune società sportive che da anni operano nella piscina di Terramaini con numerosissimi turni e con un gran numero di utenti, hanno visto un notevole ridimensionamento degli spazi acqua a disposizione; addirittura un’associazione, che da diversi anni è operante nelle piscine comunali, con numerosi turni e tanti utenti tesserati ed inoltre sempre puntuale nei pagamenti, non ha potuto avere gli spazi acqua necessari per poter portare avanti l’attività sportiva nella prossima stagione, vedendosi così costretta a rinunciare a scegliere le fasce nella piscina di Terramaini”. Per tutti questi motivi Loredana Lai ha chiesto l’annullamento del bando in questione.

“La lunga telenovela relativa alla gestione delle piscine comunali continua senza sosta”, ha dichiarato Alessandro Sorgia, consigliere comunale, del gruppo misto, “si è passati dagli ingenti danni derivanti dalle varie e continue chiusure delle stesse nel corso degli ultimi anni, alla pubblicazione del contestato bando da parte degli operatori sportivi. I danni derivanti dalle chiusure sono sia di tipo economico per le società sportive utilizzatrici, di tipo sportivo, in particolare per chi svolge attività agonistica, di tipo sanitario per coloro che svolgono attività riabilitativa e l’hanno dovuta interrompere bruscamente, sia per quanto riguarda i disabili che per le persone normodotate con inevitabili danni alla salute.

Il contenuto degli allegati della Deliberazione G.C. 106/2017, oggetto del bando, è talmente tecnico e dettagliato che sembra proprio una nuova riscrittura e ampliamento del “Regolamento per la gestione degli impianti sportivi comunali”n.1/2007” che sarebbe dovuto essere pertanto il contenuto di una vera e propria proposta di modifica dello stesso regolamento, da discutere e far approvare in Commissione Consiliare Sport e in Consiglio Comunale.

E invece tutto ciò non è avvenuto, così come se si fossero ascoltati preventivamente i suggerimenti da parte delle associazioni sportive si sarebbero risolti sicuramente tanti problemi che oggi sono purtroppo presenti. Secondo la prassi consentita dai bandi negli anni precedenti le società/associazioni sportive che avevano spazi acqua nella stagione sportiva precedente, potevano confermare quegli spazi acqua garantendo così alle piccole società/associazioni di crescere. Detto ciò è immaginabile come questo bando rovina, ed in certi casi cancella, anni di lavoro, sacrifici e soddisfazioni verso tanti utenti tesserati e affezionati alle varie associazioni sportive. Tale bando, forse, poteva essere applicato per un nuovo impianto natatorio, e non evidentemente negli impianti esistenti e operanti come le due piscine comunali in questione. In questo modo non si da continuità alle attività intraprese da parte delle società/associazioni.


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