Pirri, un kit porta enfant accanto al raccoglitore di indumenti usati

Ennesimo gesto rivolto a chi non può comperare il corredo-bimbi ed è così che si moltiplicano le segnalazioni di passeggini e carrozzine lasciati nei luoghi pubblici in maniera tale da essere presi e adoperati da altri genitori.


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Una pratica che, silenziosamente, sta diventando di moda quella di, apparentemente, abbandonare, oggetti e attrezzature costose dedicate alla prima infanzia: dietro a un gesto che potrebbe apparire di inciviltà nei confronti dell’ambiente, invece, c’è la solidarietà verso chi non attraversa un ottimo periodo dal punto di vista economico. Tra il lavoro che scarseggia e i costi anche dei beni di prima necessità che lievitano ogni giorno, i soldi in tasca sono sempre di meno: ecco che, allora, il gran cuore delle persone parte in azione e, in tante forme, si esprime con piccoli e grandi gesti, come quello di lasciare, nei luoghi pubblici, anche passeggini, carrozzine e quant’altro. Una forma discreta e anonima per raggiungere chi ha bisogno di un aiuto e che, per vari motivi, mon riesce a chiederlo: basta una foto, infatti, condivisa sui social per far girare la voce e raggiungere i destinatari del gesto d’altruismo. L’ultima segnalazione è di ieri e riguarda un kit che è stato posizionato accanto ai raccoglitori degli indumenti usati. Anche per gli abiti piegati e conservati dentro ai sacchi, che spesso vengono adagiati accanto ai raccoglitori, spesso si cela la volontà di dare: tante le buste che, infatti, spuntano ai piedi dei contenitori e che molte volte sono segnalate come azioni da parte di chi non ha la premura di conferire secondo le norme. Dietro a queste forme di “non collaborazione” può celarsi invece la volontà di offrire a chi, magari durante la notte, si avvicina a quelle buste e le prende per necessità, ringraziando con il pensiero gli autori di tali iniziative.


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