Pirri, edicolante stangato: “2600 euro di suolo pubblico da pagare nonostante il Covid”

Aprire il portafoglio equivarrebbe quasi a fallire per Salvatore Melis, storico edicolante pirrese: “Il Comune aveva promesso che non avrebbe fatto pagare la tassa perché c’è la pandemia, invece dovrò versare un fiume di denaro: mi rivolgerò a un avvocato”


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Ha confidato sull’azzeramento della tassa per l’occupazione del suolo pubblico nel 2020, anno nero del Covid, Salvatore Melis, storico edicolante di via Poerio a Pirri. Ma il Comune, qualche giorno fa, gli ha recapitato la lettera di pagamento: “2698 euro con multa incorporata di seicento. Una parcella odiosa e, per me, ingiusta”, racconta a Casteddu Online il sessantaseienne. “Le vendite dei quotidiani sono crollare, ormai tutti hanno gli occhi puntati sugli smartphone per le notizie. Ma gli affari potrebbero anche andare a gonfie vele, è una questione di principio. L’azzeramento della tassa riguardava anche me? Credo proprio di sì, sennò mi avrebbero spedito l’avviso nei tempi stabiliti”.
E a Melis è arrivata anche la parcella dell’anno in corso: “Un’altra legnata da 2061 euro. Mi rivolgerò ad un avvocato contro queste cartelle pazze. Ho pure chiamato all’ufficio relazioni con il pubblico del Comune di Cagliari e sono caduti dalle nuvole. Dicono di non saperne niente, di certo c’è che non voglio e non posso versare tutti questi soldi”.


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