Pili: “La mazzata di Tirrenia: da novembre aumenti del 40 % sul trasporto merci”

“Il costo di un rimorchio passerà in media dagli attuali 340 euro a quasi 450. L’effetto sarà devastante per l’intera economia della Sardegna e soprattutto per quegli operatori costretti a fermare i propri mezzi per evitare di subire un tracollo senza precedenti”


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“Nuova durissima mazzata di Tirrenia contro i trasporti da e per la Sardegna. Dal 1° novembre sono pronti aumenti sulle merci tra il 25 e il 40% sulle principali rotte da e per la Sardegna”. L’accusa è del leader di Unidos ed ex deputato Mauro Pili che annuncia una protesta al ministro Toninelli. “A subirne l’effetto saranno gli autotrasportatori sardi che vedranno incrementati ulteriormente i costi del trasporto. Il costo di un rimorchio passerà in media dagli attuali 340 euro a quasi 450. L’effetto sarà devastante per l’intera economia della Sardegna e soprattutto per quegli operatori che avevano già stipulato contratti a medio termine e che saranno costretti a fermare i propri mezzi per evitare di subire un tracollo senza precedenti. Tutto questo è legato alla decisione che Onorato avrebbe personalmente assunto per recuperare ulteriori denari a suo vantaggio spremendo gli operatori sardi che subiscono il monopolio di Tirrenia su rotte decisive come la Olbia Civitavecchia, la Cagliari – Livorno o la Cagliari – Civitavecchia.

Ed è proprio su queste rotte che si concentreranno gli aumenti che scatteranno dal 1° novembre.

La nefasta decisione è stata già comunicata agli operatori sardi attraverso gli agenti di Tirrenia che da tre giorni stanno imperversando negli uffici delle società di autotrasporto della Sardegna.

Una scelta, quella di speculare ulteriormente ai danni della nostra isola, che dimostra ancora di più l’esigenza di revocare la convenzione con lo Stato sempre più disattesa nei servizi e nella missione di calmierare il mercato.

Il ministro dei trasporti Toninelli deve immediatamente intervenire per bloccare questo nuovo salasso ai danni dell’economia sarda impedendo aumenti ingiustificati che non possono essere coperti ulteriormente.

Aumentare sino al 40% le tariffe dei trasporti significa ancora una volta venir meno al rispetto di quella continuità territoriale necessaria per l’abbattimento del gap insulare.

Tentare di edulcorare questi aumenti con la necessità di recuperare presunte politiche di sconti esercitati nel passato costituisce un ulteriore inganno al quale la Sardegna non si può prestare.

Per questo motivo siamo pronti ad una mobilitazione su tutto il territorio regionale e non solo per contrastare questi ennesimi aumenti ai danni della Sardegna di Sardi”.


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