Pigliaru scaccia l’incubo scorie nucleari: “Mai in Sardegna, prometto”

Il governatore sardo intervistato sul Corriere della Sera


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In Sardegna sono 140 gli alberghi con i requisiti per la riqualificazione che non hanno gia’ sfruttato l’opportunita’ di ampliamento offerta dal governo Cappellacci. Secondo le stime dell’assessorato, ipotizzando che tutti chiedano l’incremento del 25%, l’aumento del consumo del suolo dovrebbe essere inferiore allo 0,5%”. Cosi’ il presidente della Regione Francesco Pigliaru, in un passaggio della lunga intervista rilasciata a “Sette”, il settimanale del Corriere della Sera.

“Mi sono impegnato perche’ sia fissato un tetto all’incremento del 25% che puo’ essere poco per una piccola struttura ma tantissimo per un ‘altra- ribadisce Pigliaru-. A differenza di come avvenne con Cappellacci, questi aumenti di volume sono vincolati al progetto di destagionalizzare il turismo”.

Il governatore si sofferma anche sul basso indice di gradimento del suo mandato, nella classifica dei presidenti delle regioni: “Siamo nel mezzo di un cantiere, la gente si sente toccata nei suoi interessi e reagisce, non riesce ancora a vederne i vantaggi. È appena successo con la riforma sanitaria”. Infine sull’ipotesi che la Sardegna venga scelta per ospitare il deposito nazionale di scorie radioattive: “Manco per sogno- taglia corto Pigliaru- abbiamo una presenza di servitu’ militari piuttosto alta. La Sardegna e’ nuclear free e siamo pronti a combattere fino in fondo”. (agenzia Dire)