Pigliaru e la cultura: “Basta lobbismi, solo grandi eventi e impresa”

Pinuccio Sciola promotore di un progetto per un’isola della scultura internazionale.

Pigliaru incontra artisti e operatori della cultura e il mondo del teatro, del cinema, della letteratura etc risponde numeroso.

Al Ghetto alle 18.00 la sala era già piena. Lo scrittore Flavio Soriga ha coordinato molto argutamente la serata, aprendo una carrellata di interventi di operatori nei vari settori, da Enrico Pau per il cinema ad Antonio Cabiddu per Teatro stabile, da Mariangela Sedda per la letteratura a Fabrizio Frongia per l’associazione Camù, da Aurora Simeone  per lo Spettacolo a Sergio Meloni per le radio e l’informazione, fino a Donatella Davini che ha spaziato nel campo della musica e Saverio Gaeta per i festival lettarari.

Unanime è stato il grido di dolore per la crisi in cui langue il settore, a causa della mancanza di un piano di finanziamento, per i forti tagli che hanno affossato le inziative e fatto ormai morire ogni voce artistica della Sardegna, mettendo in seria difficoltà qualsiasi forma d’arte. Manca un piano almeno triennale che consenta alla cultura di fare sistema e creare imprenditorialità.

Poi è intervenuto il maestro Pinuccio Sciola che considera la Sardegna “la più bella scultura del Mediterraneo”, facendosi promotore di eventi che accolgano tutto il mondo della scultura, affinchè la Sardegna diventi il polo di attrazione dell’arte ed esca dall’isolamento culturale in cui è relegata.

Il candidato alla presidenza della Regione Francesco Pigliaru ha risposto punto su punto, dopo aver ascoltato attentamente le richieste. “Ci vuole semplicità” – ha affermato. “Bisogna fare impresa con chiare regole condivise, distinguendo le iniziative e accogliendo le richieste senza lobbismi”. Finora la cultura è stata gestita senza un piano e senza strategia, senza quantificare e razionalizzare le risorse. Nel suo programma vuole differenziarsi con un piano che gratifichi quanto già agito ma allo stesso tempo favorisca sturt up ed innovazione nel campo. Pigliaru ha poi accolto con entusiasmo la proposta di Sciola per un grande evento culturale internazionale,  anche in vista dell’Expo 2015.