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Ha scatenato un vespaio di polemiche – ma anche commenti a favore – il post dell’ex presidente sardo Francesco Pigliaru legato alla liberazione di Carola Rackete, la “capitana” della nave Sea Watch: “Carola finalmente libera. Bella giornata.Se poi qualche sindaco offrirà la cittadinanza onoraria a Carola, pure meglio”. Tra le repliche politiche più dure c’è quella di Andrea Piras, consigliere regionale della Lega: “È inutile è più forte di loro: vivono su un altro pianeta, lontano anni luce dalla realtà. A rincarare la dose ci pensa anche “il re dei disastri” Pigliaru che ci ha lasciato un’eredità disastrosa, con una regione da rimettere in piedi sotto tanti punti di vista. E per raccattare disperatamente il sostegno ormai perduto, propone persino la cittadinanza onoraria a Carola, la capitana dell’illegalità. Non scherziamo suvvia”, scrive Piras.
“Chi lucra sul business dell’emigrazione clandestina, speronando una motovedetta della Guardia di Finanza, merita il carcere e non onorificenze! Se proprio si devono conferire delle cittadinanze onorarie è verso quei sardi che si sono distinti in ambito imprenditoriale, sociale, culturale. Con noi si cambia rotta mettendo la Sardegna e i suoi valori prima di tutto”.