Pieno supporto ai diabetici, psicologhe in azione anche per le famiglie: a Quartu nasce il progetto “DolceMente”

Un team di esperte pronto ad aiutare gratis, online o dal vivo, giovani e meno giovani che convivono con la malattia e i loro parenti. Incontri possibili anche a Cagliari, Assemini e nel Sarrabus-Gerrei. Il presidente dell’associazione Diabete Zero, Francesco Pili: “Una sfida giornaliera anche emotiva, bisogna incidere sul benessere psicologico per non aumentare il rischio di disturbi come ansia e depressione”


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L’associazione Diabete Zero ODV amplia i servizi di supporto psicologico rivolto alle persone con diabete e i loro familiari con il progetto “DolceMente”, nella sede di via Catalani 23 a Quartu, che si prepara a diventare il centro di un progetto che potrà arrivare a essere utile per migliaia di persone. “I nostri servizi”, spiega il presidente dell’associazione, Francesco Pili, “vengono erogati attraverso diverse modalità, a partire dagli sportelli di supporto e orientamento nelle strutture ospedaliere, dagli incontri individuali e di gruppo suddivisi per tipologia di assistiti, cioè adolescenti, adulti e genitori, ma anche dagli incontri itineranti per sensibilizzare la popolazione riguardo alla malattia cronica del diabete e all’importanza del sostegno psicologico nella gestione di tale patologia”. La Sardegna, insieme alla Finlandia, presenta la più alta incidenza al mondo del diabete mellito di tipo 1, anche a causa di fattori genetici predisponenti. Inoltre, sempre nella nostra Isola, i nuovi casi di diabete di tipo 2 sono stimati in circa 5mila all’anno e i sardi con diabete diagnosticato di tipo 1 e di tipo 2 sono già oltre 100mila. “Si tratta di una vera e propria emergenza, causata anche dal fatto che il diabete è una malattia cronica che richiede una gestione attenta e continua, soprattutto per quanto riguarda il trattamento. Il paziente, infatti, è responsabile per il 95% della propria terapia che comprende la rilevazione più volte al giorno dei tassi glicemici, l’autosomministrazione dei farmaci, le particolari attenzioni al piano alimentare e la regolamentazione dell’attività fisica. La gestione della malattia rappresenta, sia per la persona che la vive in prima persona che per la sua famiglia, una sfida quotidiana non solo fisicamente ma anche emotivamente, in quanto può determinare un incremento dei livelli di angoscia e di stress, incidere sul benessere psicofisico e aumentare il rischio di insorgenza di ulteriori disturbi come ansia e depressione”.

 

 

 

Soprattutto nei pazienti in età evolutiva, l’insorgenza del diabete e la sua gestione possono causare comportamenti ed emozioni disfunzionali che mettono a rischio gli esiti e l’aderenza alla terapia stessa. “Ecco che il servizio offerto da Diabete Zero si propone, in questo contesto, di affiancare e supportare psicologicamente coloro che vivono il diabete in prima persona, aiutandoli a prevenire o superare tali difficoltà. Abbiamo attivato alcuni progetti sperimentali sulle prime forme di supporto già nell’anno 2023 e, successivamente, con la costituzione di un team di psicologhe specializzate nel supporto emotivo e psicologico, con l’associazione abbiamo ritenuto opportuno strutturare al meglio questo servizio dedicandogli uno specifico progetto”. Si chiama “Dolcemente” e offrirà sostegno, ascolto, supporto, orientamento e attenzione, sia al paziente che alla sua famiglia. “Intendiamo portare avanti il suddetto progetto almeno per tutto il 2024, grazie al cofinanziamento che abbiamo ricevuto dalla Fondazione di Sardegna e ad un contributo dell’assessorato regionale della Sanità”. Una delle prime forme di assistenza offerta dall’associazione è stato uno sportello di supporto e orientamento presso la Diabetologia Pediatrica dell’ospedale Segni di Ozieri, dedicato ad adolescenti con diabete e ai genitori di bambini e ragazzi con questa patologia. Il servizio, regolato da una convenzione tra l’associazione e la Asl di Sassari, cui l’ospedale fa capo, è gestito dalla psicologa Alfonsa Ferreri e da Antonella Correddu, pediatra diabetologa. Così come un’altra forma di supporto già sperimentata lo scorso anno, ma di natura extraospedaliera, è costituita dagli incontri di gruppo, finora tenuti in presenza e in modalità online dalla psicologa dott.ssa Martina Deidda. A partire poi da quest’anno, con il progetto è stato affiancato un ulteriore servizio di supporto individuale, per cui previa iscrizione all’associazione, la persona con diabete o a un loro familiare può usufruire di 5 incontri gratuiti. Questi ultimi si svolgono in un ambiente tranquillo e riservato in cui è possibile esplorare le proprie emozioni, affrontare le proprie paure e apprendere strategie per poter meglio gestire la vita con il diabete. Le psicologhe del centro assicurano che “siamo qui per ascoltare pazienti e familiari, per sostenerli e per accompagnarli lungo il percorso della malattia da affrontare. Per non farli sentire soli. Insieme possiamo trovare la forza e il coraggio per affrontare ogni sfida”. Le specialiste coinvolte in questa attività sono Cinzia Angius, disponibile in presenza nella zona di Muravera e anche online per il distretto Sarrabus-Gerrei, specializzata nel sostegno psicologico ad adulti, adolescenti e bambini con diabete e anche a loro familiari, Noemi Calia, disponibile online e specializzata nel sostegno psicologico con giovani adulti e adulti, Martina Deidda, disponibile online e in presenza per la zona di Assemini e Cagliari, specializzata in disturbi specifici dell’apprendimento e nel sostegno psicologico a persone con diabete e loro famiglie. Ancora, ci sono Alfonsa Ferreri, disponibile per la zona di Ozieri e specializzata nel sostegno psicologico ad adolescenti con diabete e genitori, Francesca Garau, disponibile in presenza per la zona di Quartu e hinterland, specializzata nel sostegno psicologico ad adulti e anziani con diabete e anche a loro familiari e Francesca Lo Cicero, disponibile per la zona di Iglesias e comuni limitrofi, specializzata nel sostegno psicologico ad adulti, adolescenti e bambini con diabete ma anche coppie e famiglie di pazienti: “Con questa iniziativa non intendiamo sostituirci alla sanità pubblica, ma potenziarne l’offerta contribuendo per assicurare a quanti più pazienti possibile un approccio olistico e completo per il trattamento e la gestione del diabete”.


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