Picchiato fuori dal bar a Monastir e morto dopo 20 giorni di agonia: “Condannate Nicola Zanda a sei anni”

Il 51enne Mario Ugas (nella foto) è stato pestato nel 2021 davanti all’Happy Bar, cadendo e battendo fatalmente la testa. Chi l’ha colpito, uccidendolo, è stato rintracciato grazie ad alcuni testimoni: è un suo compaesano quarantacinquenne. Tutti i dettagli.


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Il pm Nicola Giua Marassi ha chiesto una condanna di sei anni per Nicola Zanda, 45enne di Monastir, protagonista di un diverbio finito nel sangue nell’agosto del 2021. L’accusa è quella di omicidio preterintenzionale. L’uomo, difeso dagli avvocati Carmelino e Laura Fenudi, aveva dato un pugno a Mario Ugas fuori dall’Happy Bar, facendolo cadere rovinosamente per terra. Portato al Brotzu in condizioni disperate, Ugas si era arreso dopo venti giorni di agonia. Sono stati fondamentali alcuni testimoni, è grazie a loro che gli investigatori sono riusciti a risalire al “rivale” che aveva sferrato il pugno al cinquantunenne. Ieri, in tribunale a Cagliari, c’è stata anche la discussione delle parti civili, rappresentante dai legali Matteo Perra, Tiziano Bellarmino Floris, Federico Delitala e Christian Bernardini.
La morte di Ugas, allevatore, aveva destato grande scalpore e commozione in paese. Il prossimo dodici novembre nuovo round al palazzo di giustizia per le eventuali repliche e la lettura della sentenza.


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