Picchiata perchè senza hijab, morta la sedicenne Armita Garawand

Dopo 28 giorni di agonia è morta l’attivista iraniana, fermata dalla polizia in una metropolitana a Teheran.


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È morta Armita Garawand, la sedicenne che era stata filmata priva di sensi in una stazione della metropolitana di Teheran, a fine settembre, ed era in coma da tre settimane in ospedale. Lo ha reso noto l’agenzia di stampa ufficiale iraniana Irna, secondo cui la giovane è morta dopo 28 giorni in terapia intensiva.
Secondo gli attivisti per i diritti umani, la ragazzina, che si stata recando a scuola, fu aggredita dalla polizia della morale per come indossava l’hijab, fu picchiata e cadde a terra, finendo in coma. Le autorità hanno negato l’aggressione, sostenendo che avesse avuto solo un calo di pressione.

Nei giorni successivi all’incidente, i filmati delle telecamere a circuito chiuso diffusi dall’agenzia di stampa statale Irna avevano mostrato Armita senza hijab accompagnata da due amiche che camminavano verso il treno dalla banchina della metropolitana. Entrando nella carrozza, si vede una delle ragazze indietreggiare immediatamente e tornare a terra, prima che un’altra ragazza priva di sensi venga trascinata a terra fuori dal vagone dai passeggeri. Il quotidiano britannico Guardian si è dunque fatto raccontare l’accaduto da due testimoni. Uno raccontò che, poco dopo che Armita era entrata nella carrozza, una donna che indossava l’hijab aveva cominciato a discutere con lei perchè non indossava il velo.

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