Picchiata e segregata: allontanata da casa, vuole tornare dal marito

La donna, una giovane indiana, ha denunciato le violenze alla polizia. Si trova in una comunità, ma ha espresso il desiderio di tornare dal suo uomo.

La violenza, le lacrime, il dolore. E ciò nonostante, la voglia di tornare dal marito. Succede a Cagliari, dove la moglie, una giovane indiana picchiata a sangue più volte nel giro degli ultimi mesi, ha un unico desiderio: quello di stare al fianco del suo uomo nonostante le botte. Lui era stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e quando gli agenti lo avevano bloccato si era giustificato dicendo: “Faccio quello che voglio, me la sono comprata”.

La vittima, che dopo l’arresto del marito era stata messa al sicuro in una comunità protetta, ha mostrato agli inquirenti la volontà di voler tornare con lui. L’uomo, un 36enne anche lui indiano, era finito in manette la scorsa settimana per aver segregato in casa la moglie, assieme alla figlia di un anno, costretta a chieder il permesso per poter uscire.

Un marito padrone, che non aveva limiti, al punto da contestare alla moglie di aver messo al mondo una figlia femmina anziché un maschietto.

Il 36enne, arrestato, ha patteggiato tre anni e mezzo di reclusione, finendo ai domiciliari. La donna, nonostante la sua paura, evidente anche nel corso dell’incontro con la polizia che le avevano chiesto di raccontare cosa fosse successo, ha detto di volere tornare a casa. Eppure, soltanto qualche giorno fa, aveva chiamato le forze dell’ordine per cercare di difendersi. Il marito l’avrebbe anche presa a schiaffi e pugni per strada trascinandola anche per i capelli. Ma non vuole stare lontana da lui, paradossalmente.


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