Piazza Matteotti ad agosto, benvenuti nella Cagliari “città turistica”

A nulla sono valsi i proclami dei politici di turno e tanto meno l’intervento della ASL 8 di Cagliari per porre fine a questa indecente e imbarazzante cartolina turistica della città. Ecco come si presenta il primo di agosto la piazza-dormitorio


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Tutto uguale, come sempre, dove nulla è cambiato nella centralissima “piazza dormitorio”, a Cagliari. Piazza Matteotti, il primo agosto, in piena stagione estiva, mostra ancora una volta ai turisti, crocieristi e cagliaritani che gironzolano tutto il giorno nelle vicinanze, il peggio di sé: sono le ore 01.30, una trentina di migranti continua a soggiornare in quel che è diventato un accampamento vero e proprio, simbolo del degrado, dell’ incuria e dell’abbandono. Materassi e coperte tra le pianelle scoperchiate dal pavimento e persone che riposano con un tetto un cielo di stelle.

Non sono bastati i proclami politici da più parti, l’accorato appello al buon senso, nemmeno il riflesso dell’umana comprensione con in testa don Carlo Follesa e dei volontari dell’Aquilone. Il sacerdote, nei giorni scorsi, assieme ad una decina di collaboratori del centro di solidarietà sardo e con la buona volontà degli stessi extracomunitari, aveva preso in mano scopa e rastrello per cercare di rendere più dignitosa la piazza. Tutto inutile, rifiuti, sporcizia, odore insopportabile di escrementi, abiti sporchi ovunque sovrastano sempre di più ogni spazio dello slargo accanto all’info point del Ctm e dinnanzi al palazzo municipale di via Roma. Un’indecenza. 

INDIFFERENZA GENERALE. Le condizioni igienico-sanitarie di quel luogo divenuto dormitorio a cielo aperto, rappresentano un sonoro colpo allo stomaco per chiunque: eppure, anche gli ispettori sanitari della Asl 8 di Cagliari nella loro relazione, avevano decretato l’assurda e palese situazione allarmante dal punto di vista igienico, con l’immediata istanza di risoluzione del problema. Il sistema di accoglienza ha fallito qui, a distanza dal porto in cui sono sbarcati quei disperati. Loro non vogliono rimanere, vorrebbero ripartire e cosi non accettano di stare nei centri di accoglienza. Rimpallo di competenze, Prefettura, Questura, Comune: il caos regna senza un perché, mentre la città è imbruttita, deturpata e accoglie invece chi cerca turismo e svago con un biglietto da visita totalmente spregevole. Cittadini, commercianti con una mano sul cuore e sulla coscienza, ma con uno sguardo indignato verso chi non prende posizione e accetta di fatto tutto questo. Ancora per quanto, realmente non si sa. 

PREFETTURA. La Sardegna è al collasso, in mattinata a Piazza Palazzo, si è cercato di fare il punto della situazione, con i dati di un fenomeno allarmante: a partire dal giugno 2014, nell’Isola sono arrivati 12.132 migranti, mentre ad oggi ammonta a 4259 il numero totale di persone ospitate nei centri di accoglienza sardi. Senza contare poi il drammatico esodo con i minorenni.   
 

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