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L’auditorium comunale di Piazza Caduti in Guerra, sabato 7 gennaio, ospiterà la Prima Giornata di divulgazione e informazione dedicata alla Pet Therapy. L’evento è organizzato dalle associazioni di promozione sociale Unichentu e TrainDog Orgosolo, in collaborazione con il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Sassari, Progetto AlbatroSS e l’associazione ComuniCanem.
L’evento gode del patrocinio del Comune.
La mattinata si aprirà alle 9 con un convegno. Interverrà la dottoressa Raffaella Cocco, ricercatore presso il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Sassari, in prima linea in Sardegna nel portare avanti progetti di Pet Therapy. L’esperta di benessere animale spiegherà il ruolo e la preparazione del cane coterapeuta; a seguire la psicologa e psicoterapeuta Giuseppina Campana, responsabile del settore Pet Therapy del progetto AlbatroSS, approfondirà il tema dell’importanza degli Interventi Assistiti con gli Animali nei disturbi generalizzati dello sviluppo. Durante i lavori saranno proiettati dei filmati che mostreranno esperienze pratiche di Interventi Assistiti con gli Animali.
Nel pomeriggio i cani coterapeuti dell’equipe guidata dalla dottoressa Cocco saranno protagonisti insieme a un gruppo di giovani diversamente abili, che saranno coinvolti in alcune attività pratiche, coordinate dalla psicoterapeuta Giuseppina Campana.
I cani abilitati presenti saranno il cirneco Aker e la labrador Maya, condotti dalla veterinaria Sara Sechi, Roy guidato da Monica Anelli, il carlino Wind da Luisa Delussu, le cocker Frida e Jana da Carla Ticca, e poi ancora le due boxer Otti e Nicky condotte da Antonio Rubanu; infine le meticce Happy e Vita guidate rispettivamente da Pierpaola Pisanu e Alex Hottejan. L’ingresso è libero. La giornata si chiuderà alle 18.
L’auspicio degli organizzatori è che partecipino a questa giornata divulgativa addetti ai lavori (operatori socio-sanitari, psicologi, medici, logopedisti, personale di centri di riabilitazione, pedagogisti, educatori professionali, insegnanti, rappresentanti istituzionali, soggetti gestori di case di riposo, case famiglia, o altri istituti). Ma è particolarmente gradita la presenza delle associazioni di volontariato, di famiglie e di tutti i cittadini che sono interessati all’argomento e vogliono saperne di più sulle potenzialità di questa coterapia.