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Sono riprese questa mattina all’alba le azioni di depopolamento dei suini illegali coordinate dall’Unità di progetto per l’eradicazione della Peste suina africana in Sardegna.
Questa volta si è intervenuti in agro di Illorari (località “Sas seddas”) all’interno delle terre gestite da Forestas (la neonata Agenzia regionale che sostituisce Ente foreste). Sei maiali, divisi in due nuclei, allevati illegalmente e abusivamente erano stati individuati e segnalati da alcuni giorni. La task force regionale ha operato in massima sicurezza garantendo il rispetto di tutte le norme che regolano questo tipo di operazioni. “La volontà di eradicare definitivamente la Peste suina africana è sempre forte. Lo abbiamo spiegato nei territori e ancora continuiamo a farlo nelle numerose interlocuzioni che periodicamente portiamo avanti con amministratori, associazioni agricole e venatorie”.
Lo ha detto il responsabile dell’Unità di progetto e direttore generale della presidenza della Regione, Alessandro De Martini, che ha aggiunto: “Gli strumenti per emergere dall’allevamento illegale sono stati garantiti con diversi interventi normativi e ancora oggi stiamo lavorando per venire incontro, sempre nel rispetto della legge, a chi volesse allevare i maiali in regime di biosicurezza. A breve, per esempio, partiranno i bandi sul benessere animale destinato ai suini. Ben 50milioni e 638mila euro saranno destinati per la prima volta in Sardegna – e siamo fra i primi in Europa – a un comparto soffocato e decimato da 38 anni di Peste suina africana”.