Permessi agli uomini per l’allattamento dei figli:c’è l’ok al ricorso

Storica sentenza del Tar Sardegna: accolto il ricorso della consigliera di parità della Provincia Isabella Dessalvi


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Anche gli uomini, se lo richiedono, devono avere i permessi per l’allattamento dei propri figli.
E’ quanto stabilisce la sentenza dei giudici del Tar Sardegna che si sono espressi sul merito di un ricorso presentato dalla consigliera di Parità della Provincia, Isabella Dessalvi.
La consigliera ha deciso di rivolgersi al tribunale amministrativo regionale in seguito a una segnalazione di un assistente di polizia, diventato padre di due gemellini, a cui sono state negate direttamente dal Ministero dell’Interno, che dovrà risarcire il danno, le ore di permesso per l’allattamento.
“Il ruolo della consigliera di parità – spiega Dessalvi – tutelare le lavoratrici ed i lavoratori dalle discriminazioni subite in ragione del sesso e la promozione delle pari opportunità tra uomini e donne nel lavoro, viene rilanciato da questa sentenza che crea un precedente molto importante.  Spesso –  prosegue –  i lavoratori e le lavoratrici hanno paura di intentare una causa contro il proprio datore di lavoro  e si appoggiano all’istituzione che può difenderli e supportarli nella rivendicazione dei propri diritti”.
 Ed è proprio sul piano del diritto paritetico di entrambi i genitori di curare i figli che questa sentenza assume una grande importanza. Nel provvedimento del Tar Sardegna si parla di questione controversa, si ricordano diversi orientamenti giurisprudenziali in materia e si ritiene l’orientamento favorevole alle richieste di parte ricorrente “più rispettoso del principio della paritetica partecipazione di entrambi i coniugi alla cura e all’educazione dei figli, principio che affonda le sue radici nei precetti costituzionali contenuti neglli artt. 3,29, 30 e 31”.
“Nella fattispecie – prosegue  Dessalvi – la sentenza è estremamente importante anche perché riafferma la pari dignità del lavoro casalingo rispetto a ogni altro lavoro. Il diritto del padre non è infatti stato applicato perché la madre dei bambini è casalinga, laddove dei riposi giornalieri  – aggiunge – può usufruire anche il padre a determinate condizioni, una di queste è che la madre non sia lavoratrice dipendente. In questo caso di parto plurimo, tra l’altro, i riposi sono raddoppiati, ma il padre, con grande senso di responsabilità, li ha chiesti per uno solo dei suoi figli”.
Dessalvi evidenzia anche che la sentenza è stata depositata il 25 novembre “quasi un modo simbolico per rilanciare il principio di parità e pari opportunità tra donne e uomini nella giornata mondiale contro la violenza sulle donne”.  


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