“Perfidia”, il film del sassarese Bonifacio Angius, nelle sale sarde

Continua il tour di “Perfidia”, il film del regista sassarese Bonifacio Angius, nelle sale sarde.


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Dopo lo straordinario successo dell’anteprima sassarese di giovedì scorso al teatro Verdi, nel week end Angius e il cast del film hanno presentato “Perfidia” allo Spazio Odissea di Cagliari, al Multiplex Prato di Nuoro e all’Ariston di Oristano, dove il film resterà in programmazione sino al prossimo 29 ottobre. Dal 30 ottobre il film sarà visibile anche al Garibaldi di Tortolì. La distribuzione è attualmente impegnata per completare il programma delle altre sale della Sardegna e di numerose città in tutta Italia dove a breve sarà possibile assistere alla proiezioni di “Perfidia”.

Dopo Locarno, “Perfidia” ha partecipato con successo ai Festival di Montreal, in Canada, e di Amburgo. Insieme a tutti gli altri film di Locarno e Venezia, è stato già proiettato a Roma e a Milano, dove ha suscitato l’interesse degli spettatori. Nei prossimi giorni il film di Angius sarà a Annecy, in Francia, mentre il mese prossimo parteciperà a un altro importante festival internazionale a Istanbul.

“Perfidia” è un film di Bonifacio Angius, che firma il soggetto, la regia e, con Fabio Bonfanti, la sceneggiatura. Gli attori principali sono Mario Olivieri, Stefano Deffenu, Noemi Medas, Domenico Montixi e Alessandro Gazzale. Direttore della fotografia è Pau Castejòn Ubeda, il responsabile del suono Piero Fancellu. Il montaggio è stato realizzato da Tommaso Gallone con la supervisione di Cristiano Travaglioli. La scenografia è di Luca Noce, i costumi di Luisella Pintus, il trucco e l’acconciatura di Gerolama Sale. Le muciche originali sono di Carlo Doneddu. Il direttore di produzione è Grazia Porqueddu, il produttore è Francesco Paolo Montini per la Movie Factory di Roma, il produttore associato “Il Monello Film” di Sassari, che cura anche la distribuzione.

Film per niente banale e tutt’altro che ammiccante, “Perfidia” è la storia di Peppino e di Angelo, un padre e un figlio che sono costretti a relazionarsi in seguito alla morte della madre di Angelo, un disoccupato di 35 anni reso inerme dall’apatia, dal vuoto di prospettiva, dal disinteresse per il futuro, dalla mancanza di impulsi o passioni. Un personaggio che racconta Sassari, livida, anonima e irriconoscibile, per raccontare tutta la provincia italiana.


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