Il Pd di Renzi vuole Zedda: per il sindaco la tentazione Parlamento


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Zedda, la tentazione Parlamento. Largo del Nazareno ha messo gli occhi su Cagliari. Sulla giunta di centrosinistra guidata da Massimo Zedda, l’unica in Italia premiata al primo turno alle ultime amministrative. In un momento di grande sfiducia nei confronti della politica e in cui i volti spendibili scarseggiano, la carta del primo cittadino cagliaritano, che governa senza fibrillazioni o minacce di crisi anche dopo aver allargato la maggioranza, appare come la più importante da giocare in chiave elettorale. Così la pensano i vertici nazionali e regionali del centrosinistra.

L’intesa tra Pd e Campo Progressista per le prossime politiche è in via di definizione e quello di Zedda è un nome (discusso proprio in un recente incontro tra i vertici dei due partiti) che mette d’accordo tutti per una candidatura. Ma restano alcune incognite. Il primo cittadino cagliaritano accetterà? Dovrebbe rinunciare a via Roma: staccherà la spina alla consiliatura dopo soli due anni?

Zedda del resto ha in mano altre carte. Potrebbe attendere un anno e puntare alla successione a Pigliaru (oltretutto quello di presidente della Regione è un ruolo di primo piano, mentre in Parlamento rischierebbe di confondersi tra i tanti deputati). Oppure, e potrebbe essere questa l’opzione preferita dal primo cittadino, correre per la carica di sindaco della città metropolitana in caso di elezione diretta. Appuntamento che arriva proprio al termine del secondo mandato al comune di Cagliari.