Nessuna richiesta di chiarimento o confronto, anzi violenze verbali e offese nei confronti di chi all’interno del Pd non si è allineato alla scelta Conte-Schlein, sia da parte dei dirigenti dem che degli esponenti del movimento 5 stelle. L’incredibile denuncia arriva dal gruppo “La Sardegna del futuro”, guidato dall’ex deputata Romina Mura, che conta al suo interno chi nel Pd chiede inutilmente un confronto. Non solo: il gruppo denuncia che nella direzione convocata dal segretario Piero Comandini per oggi, sarà portato un documento che prevede la ricandidatura di tutti i consiglieri regionali uscenti, senza confronto, senza discussione e senza prendere in considerazione alcuna alternativa. Sul banco degli imputati non ci sono i dem ma anche i grillini, che per quella parte della coalizione esprimono la candidata presidente Alessandra Todde. “Sono aumentate a tutti i livelli, le violenze verbali, le offese da parte di compagni, anche dirigenti, del PD ed esponenti del Movimento Cinque Stelle nei confronti dei sottoscrittori e di tutti coloro che hanno assunto posizioni critiche rispetto alla linea della coalizione. Così come sui social parecchi attivisti del Movimento 5stelle, forse non comprendendo appieno il significato delle parole “coalizione” e “alleanza”, continuano ad appellare i militanti e gli elettori del PD come “piddioti” senza che nessuno dei vertici intervenga a stigmatizzare e/o moderare tali deprecabili affermazioni”, scrivono gli esponenti del Pd che hanno deciso di non tacere.
“Il futuro della Sardegna democratica dipende dalla partecipazione attiva dei suoi cittadini, dalla promozione dell’istruzione e dello sviluppo sostenibile, nonché dall’attenta gestione delle risorse naturali dell’isola. Solo la collaborazione tra istituzioni locali e comunità potrà garantire più prosperità ed equità per i cittadini sardi. Per questo c’è bisogno di un progetto che veda tutti protagonisti e un’apertura verso la base, affinché tutti si sentano partecipi e parte attiva delle scelte future. A questo proposito osserviamo, con preoccupazione, che ancora oggi non sono stati resi noti, ai componenti la direzione regionale del Partito democratico, i contenuti dei documenti che il segretario e il presidente presenteranno per essere approvati ai dirigenti delegati nella seduta” di oggi. “Se, in tali documenti, sarà confermata la decisione di presentare un regolamento per la scelta dei candidati nelle liste del Partito Democratico alle prossime regionali, che permette la riconferma di tutti i consiglieri uscenti senza alcuna discussione di merito, anche in relazione agli ambiti dell’attività svolta (così come previsto nell’ultimo regolamento approvato nel 2019), annunciamo che coloro di noi che fanno parte di tale organismo voteranno contro la sua approvazione. Crediamo che un partito debba rinnovare la sua classe dirigente nelle cariche elettive il cui operato dovrebbe essere sempre soggetto a discussione e valutazione politica. Nel caso in cui dovesse accadere quanto ipotizzato e temuto risulterebbe chiara la volontà di proseguire con poca trasparenza e mancanza di condivisone nelle scelte del Partito. Presentare un documento, senza averne fatto conoscere i contenuti anticipatamente, in modo che possa essere studiato e emendato, e leggerlo solo nel momento del voto non permette infatti una attenta valutazione dello stesso e la condivisione con gli altri livelli del partito che si rappresentano”, aggiungono gli esponenti dem.