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“La situazione del penitenziario cagliaritano è diventata insostenibile a causa di detenuti di questa tipologia che colgono ogni occasione per sfogare contro i poliziotti la loro rabbia ed i rispettivi problemi psico-fisici”, accusano in un comunicato congiunto i sindacalisti della polizia penitenziaria Fais, Sappe, Cireddu, Uil Pa, Murtas, Sinappe, Cara, Uspp e Falchi Polgiust, “l’irruenza di questa tipologia di detenuti si trasforma in vero e proprio vandalismo all’interno delle camere di pernottamento dove vengono disintegrati arredi e sanitari, ponendogli nella condizione pure di armarsi con quanto gli capita per le mani e sfidare i poliziotti di vigilanza. Aggressioni, gesti autolesionistici e tentativi di suicidio sono all’ordine del giorno e rendono estremamente complicato il lavoro della polizia penitenziaria già in difficoltà per la carenza di organico in tutti i settori; oramai questi detenuti sono diventati una vera e propria piaga in diversi penitenziari della Sardegna e per la gestione degli stessi sarebbero necessari trattamenti specifici all’interno di comunitaà terapeutiche. Tutte le Organizzazioni Sindacali stanno portando avanti la “Vertenza Sardegna” dove lo scorso 11 febbraio hanno tenuto una conferenza stampa alla presenza di diverse Autorità della politica regionale; adotteremo ogni iniziativa utile per coinvolgere le istituzioni affinché si trovino delle soluzioni per tutelare la polizia penitenziaria e rendere il carcere un luogo dove i poliziotti possano lavorare con dignità e con le condizioni ideali per raggiungere i fini istituzionali previsti dalla nostra Costituzione”.