Paura a Uta, detenuto scatenato dà fuoco alla cella e prende a pugni un poliziotto: evacuata una sezione del carcere

Ore di tensione nel penitenziario: un detenuto 40enne ha devastato e dato alle fiamme la propria camera di pernottamento. Il personale è stato costretto a evacuare tutta la sezione del carcere per evitare intossicazioni. Il recluso è stato portato in infermeria, dove ha sferrato un cazzotto in faccia a un poliziotto. L’allarme dei sindacati.


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Tensione nel carcere di Uta. Ieri un detenuto di circa 40 anni ha devastato la propria cella e gli ha dato fuoco, costringendo il personale a dover evacuare la sezione per il notevole fumo che ha rischiato di intossicare sia i poliziotti e sia lo stesso detenuto. E purtroppo non è finita qui. Accompagnato in infermeria per le cure, il detenuto ha ripreso la propria furia aggressiva e ha sferrato un pugno al poliziotto costringendolo a ricorrere alle cure del pronto soccorso per la violenza subita e per l’intossicazione dal fumo. Nonostante tutto, il personale di polizia penitenziaria ha ripreso in mano la situazione e ha riportato l’ordine nella struttura.

“La situazione del penitenziario cagliaritano è diventata insostenibile a causa di detenuti di questa tipologia che colgono ogni occasione per sfogare contro i poliziotti la loro rabbia ed i rispettivi problemi psico-fisici”, accusano in un comunicato congiunto i sindacalisti della polizia penitenziaria Fais, Sappe, Cireddu, Uil Pa, Murtas, Sinappe, Cara, Uspp e Falchi Polgiust, “l’irruenza di questa tipologia di detenuti si trasforma in vero e proprio vandalismo all’interno delle camere di pernottamento dove vengono disintegrati arredi e sanitari, ponendogli nella condizione pure di armarsi con quanto gli capita per le mani e sfidare i poliziotti di vigilanza. Aggressioni, gesti autolesionistici e tentativi di suicidio sono all’ordine del giorno e rendono estremamente complicato il lavoro della polizia penitenziaria già in difficoltà per la carenza di organico in tutti i settori; oramai questi detenuti sono diventati una vera e propria piaga in diversi penitenziari della Sardegna e per la gestione degli stessi sarebbero necessari trattamenti specifici all’interno di comunitaà terapeutiche. Tutte le Organizzazioni Sindacali stanno portando avanti la “Vertenza Sardegna” dove lo scorso 11 febbraio hanno tenuto una conferenza stampa alla presenza di diverse Autorità della politica regionale; adotteremo ogni iniziativa utile per coinvolgere le istituzioni affinché si trovino delle soluzioni per tutelare la polizia penitenziaria e rendere il carcere un luogo dove i poliziotti possano lavorare con dignità e con le condizioni ideali per raggiungere i fini istituzionali previsti dalla nostra Costituzione”.


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