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Cagliari – Capitale Italiana della cultura 2015, per il programma di Arte Pubblica Space is the Place, presenta Title – Passavamo sulla storia leggeri: cinque giorni di proiezioni di film, laboratori e conversazioni con artisti, registi e teorici della cultura di tutto il mondo.
Un progetto denso di appuntamenti che tra martedì 27 e sabato 31 ottobre animeranno la Galleria comunale d’arte, i Giardini Pubblici e il Search. Appuntamenti ad accesso libero e gratuito e rivolti in particolar modo ad artisti, curatori, registi, performer, coreografi, drammaturghi, ma anche e soprattutto a studenti universitari e superiori. A chiunque, insomma, sia interessato all’arte e alla cultura come forme di conoscenza del nostro presente.
Il programma si ispira alle narrazioni e alle esperienze storiche che caratterizzano maggiormente la Sardegna in età moderna e contemporanea: la sua isolata e centrale posizione geografica nel Mediterraneo, che la rende crocevia di fenomeni migratori; il suo ruolo nel processo di unificazione dello stato sovrano italiano; l’importanza della sua lingua per le comunità locali e le loro identità culturali; la presenza storica di formazioni politiche radicali e le loro interrelazioni con altri movimenti, in Italia e all’estero.
Passavamo sulla storia leggeri si propone di riflettere sulle narrazioni locali e le loro traiettorie culturali attraverso storie provenienti da altre parti del mondo. Storie che parlano al luogo e alle quali il luogo risponde, che estendono l’orizzonte tematico oltre la regione creando un momento di confronto tra le idee e le menti degli ospiti esterni e quelle di scrittori, giornalisti, musicisti e registi cagliaritani.
Mathieu Kleyebe Abonnenc, Marwa Arsanios, Eric Baudelaire, Matteo Guidi e Giuliana Racco, Adelita Husni-Bey, Curandi / Katz, con i loro esperimenti e le loro ricerche incoraggiano esplorazioni profonde e a volte disturbanti nel processo di fabbricazione della nostra cosiddetta condizione post-moderna, dimostrando come le memorie collettive di storie coloniali, le immagini di movimenti di liberazione e le narrazioni di vicende politiche del passato possano incidere sulla lettura odierna di una storia globale (finalmente) condivisa.