Paolo Truzzu candidato sindaco a Cagliari: “Dopo 8 anni di Zedda i cittadini vogliono cambiare e migliorare”

Le primissime parole del candidato a sindaco del centrodestra dopo la scelta fatta nel maxi vertice di Arcore: “Un grande onore, riporterò la città a competere col resto del mondo. Zedda? I cagliaritani vogliono finalmente cambiare, la volontà è chiara. Coinvolgerò tutti, dai partiti ai movimenti”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA ESCLUSIVA


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Ventinove marzo 2019, il centrodestra ha scelto: Paolo Truzzu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, è il candidato sindaco in vista delle prossime elezioni comunali. Quarantasei anni, un passato politico fatto di battaglie e lotte in circoscrizione e poi la “scalata” al partito di Giorgia Meloni, che l’ha portato a diventare  per due volte consigliere regionale. Il “bis”, ottenuto raggranellando migliaia di preferenze nell’ultima tornata elettorale che ha visto la vittoria di Christian Solinas, però, potrebbe durare giusto qualche mese: “È un grande onore che abbiano pensato proprio a me come candidato sindaco, da adesso si inizia a lavorare cercando di coinvolgere tutti i movimenti e i partiti del centrodestra che hanno contribuito al trionfo delle Regionali”. La scelta fatta ad Arcore da parte di Fdi, Lega e Forza Italia l’ha comunque colto di sorpresa: “L’ho saputo in maniera indiretta, so che il mio nome circolava ma non me l’aspettavo”, confessa, ancora emozionato, nella prima intervista rilasciata in esclusiva a Casteddu Online a pochi minuti di distanza da quella “telefonata” che, di fatto, lo catapulta verso mesi di campagna elettorale.

E Truzzu fa una primissima analisi personale della situazione di Cagliari: “Deve ritornare ad essere la città di tutti, pronta a competere con altre realtà nazionali e del Mediterraneo, dunque anche internazionali. Bisogna ritornare a diffondere e costruire un’idea e una visione della nostra Cagliari”. Che si prepara a salutare, dopo otto anni, un altro “giovane” della politica, Massimo Zedda: “È stato un sindaco tra luci ed ombre, molte cose che ha fatto non le ho condivise, gli riconosco la capacità di aver dato un senso istituzionale al mandato”, osserva Truzzu, che però, ovviamente, subito dopo punge: “La volontà dei cagliaritani è comunque chiara, c’è voglia di cambiare”. Tra gli alleati, oltre a quelli locali – Truzzu cita Pds’Az e Riformatori, quasi a voler rimarcare che si attende un aiuto quanto più ampio possibile perché “dopo l’ottima campagna per le regionali ce ne attende una nuova, quella per il Comune – c’è anche la Lega di Matteo Salvini: “È uno dei leader politici più amati dalla popolazione, sono contento di poter contare anche sul suoi aiuto”.