Paolo, ristoratore di Dolianova: “120 clienti sfumati per Natale e Capodanno, un dramma”

Menù a 35 euro, clienti in arrivo prevalentemente “da Cagliari, Sinnai, Capoterra e Carloforte. Non possono più venire dopo il Dpcm di Conte”. Paolo Lepori è disperato: “Coperti in fumo anche a Santo Stefano. Da Dolianova ancora nessuna conferma, non tengo aperto per rimetterci”


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Il menù del pranzo di Natale, di Santo Stefano e del primo gennaio l’aveva già compilato e pubblicato sui social, con le varianti gastronomiche del caso, da settimane, Paolo Lepori, 50 anni, chef e alla guida di “Sa Colonia” a Dolianova. E le telefonate erano già arrivate: “Mancava solo il pagamento della caparra, ho detto ai clienti che avremmo dovuto attendere, per sistemare tutto, il Dpcm di Conte. Purtroppo è arrivato”, osserva Lepori, “non ci si può spostare da un Comune all’altro. Per il 25 dicembre dovevano arrivare ospiti da Cagliari, Sinnai Capoterra e addirittura due coppie da Carloforte. Sessanta persone che non possono più venire, più altre venti per il pranzo di Santo Stefano e un’altra quarantina per il primo dell’anno. Ho già spedito le email per spiegare che non è più possibile averli come clienti, non certo per colpa mia”, osserva lo chef.

 

“In sala ho 128 posti, come li riempio? Da Dolianova città ho ricevuto, sinora, solo richieste di disponibilità, nessuno ha confermato. Non potrò sicuramente ampliare il personale, prendendo a lavorare camerieri e aiutanti esterni. Se il Governo voleva essere davvero così duro contro il Covid, allora perchè non ha direttamente chiuso tutto? La situazione è drammatica, non potrò certo tenere aperto per le poche eventuali persone che arriveranno da Dolianova. Non posso lavorare e, contemporaneamente, rimetterci. Potrei guadagnare solo con, almeno, cento coperti sicuri”. Che, ad oggi, sono “sfumati”.