Sabato di silenzio elettorale, i giochi – almeno per quanto riguarda chi sa già dove mettere la ics – sono belli che fatti. I giovani cagliaritani, soprattutto, chiedono con forza al prossimo presidente della Regione un cambio di marcia sul tema del lavoro. Come nel caso di Paolo Fabbrocile, macellaio 30enne cagliaritano: “La crisi e il lavoro che non c’è spezzano le gambe a noi ragazzi. Io bene o male mi sono sempre arrangiato, lavorando nelle pasticcerie, nelle pizzerie e ora come macellaio al mercato civico di San Benedetto”, spiega, “so che però tante altre persone sono state costrette ad abbandonare la nostra meravigliosa terra. Anche io, quando avevo 21 anni, volego emigrare, ma poi ho preferito restare e resistere”.
“Quella dell’occupazione è un’emergenza”, nota Fabbrocile, “non sono ancora sposato e questo è un tassello molto doloroso per me, so di non essere nelle condizioni di poter avere un figlio perché non potrei garantirgli un futuro decente”.