
Via Dante ieri (con i suoi ricordi nostalgici) e quella di oggi, “frastornata”, indifesa con le serrande abbassate e le vetrine impolverate: “C’era una volta via Dante, quella degli anni sessanta. Un lungo viale alberato dove si incontravano gli amici, si facevano le “vasche”, si guardavano le vetrine dei negozi. Via Dante era il fulcro della zona di San Benedetto. Tra il Bar Europa di piazza Repubblica e il Bar Marabotto di piazza San Benedetto. Tra il cinema 4 Fontane di via Alagon e la storica sede della Cagliari Calcio di via Tola dove, non raramente, si potevano incontrare i calciatori rossoblù”.
GLI ALBORI. In questo contesto nel 1965 arrivarono in Sardegna, in cerca di fortuna, due coniugi di origini siciliana, Rosa e Pino Pluchino che erano stati costretti a lasciare la loro vita in Tunisia per la difficile situazione politica che si era creata. Con le poche cose recuperate dalla Tunisia e con tanta buona volontà, pensarono di aprire nella via Cimarosa a Cagliari, un bar piccolo ma accogliente, che chiamarono “Relais Bar”. In poco tempo i coniugi “africani” riuscirono a conquistarsi la stima e la simpatia dei cagliaritani. La notorietà arrivò per certi panini che essi preparavano, panini dal sapore particolare conditi con una speciale “salsetta” piccante. I panini non tardarono ad entrare nel gradimento dei clienti che, credendoli una specialità etnica, iniziarono a chiamarli “Panini Africani”. Con il passare degli anni il bar dei “panini africani” diventa cosi il ritrovo giusto per lo spuntino serale, popolare e rinomato in tutta la città di Cagliari: “Dopo cinquantuno anni i Panini Africani sono ancora lì – racconta Riccardo Basile, 42 anni, cagliaritano – stesso locale, stessa ricetta. Dopo la gestione di mio zio Vladimiro, che è venuto a mancare nel 2014, io con mio padre Bruno e mio fratello Andrea, pur facendo altro nella vita, ci siamo sentiti in dovere di continuare la tradizione dei Panini Africani, anche con l’aiuto di due brave collaboratrici come Carlotta e Tamara. Tuttora abbiamo tantissimi clienti storici, che ci raccontano come il nostro locale sia stato un punto di ritrovo per la loro generazione. In molti vengono con i figli e nipoti proprio per fare un salto indietro nel tempo. Perché se da un lato abbiamo cercato di seguire il cambiamento dei tempi, dall’altra abbiamo cercato di tenere quell’atmosfera “familiare” che è sempre stato il valore aggiunto del locale”.
CRISI E TASSE. “Non senza difficoltà – riconosce Riccardo Basile, tuttora al timone dello storico locale in via Cimarosa a Cagliari – come tutti abbiamo dovuto far fronte alle alte tasse e alle varie spese, che hanno messo in ginocchio diverse attività commerciali della zona. Passeggiando in Via Dante sono diversi i locali commerciali sfitti, in alcuni casi da diversi anni. E’ della settimana scorsa la decisione da parte della titolare di Pizza’74 di abbassare la serranda per sempre. Sicuramente nel campo della ristorazione la quantità di offerta in città, negli ultimi anni, è notevolmente aumentata e se non si riesce a stare dietro alle esigenze che i nostri tempi e le nuove generazioni richiedono si rischia di uscire dal mercato. Certamente l’unicità del Panino Africano ci aiuta ad affrontare la concorrenza con uno spirito diverso rispetto ad altre paninoteche o pizzerie. Ritornando a quello che rappresentava Via Dante, non sarebbe male se l’amministrazione comunale provasse a riqualificare la zona. Magari un restyling come già fatto in altre importanti vie cittadine, aiuterebbe. Si potrebbero organizzare degli eventi, magari nella stagione estiva, oltre quello molto positivo dal punto di vista commerciale delle notti colorate. Sarebbe importante che venisse riconosciuto lo sforzo che si fa per tenere aperti degli “storici” locali come il nostro, magari cercando di venirci incontro o di trovare insieme, noi attività commerciali e amministrazione comunale, un modo per rimanere ancora diversi anni nella vita dei cagliaritani.”