Oscar Green: ecco i nomi dei finalisti

L’iniziativa valorizza le giovani realtà imprenditoriali agricole innovative e sostenibili


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Sono 11 le aziende agricole sarde che giovedì 23 luglio si contenderanno a Cagliari i cinque Oscar green regionali, il premio promosso da Coldiretti Giovani Impresa, quest’anno arrivato alla IX edizione.

Si tratta:
– dell’azienda agricola Areste di Daniela Scarpellino di Tula e dell’Associazione regionale dei produttori ortofrutticoli (Arpos) di Sanluri per la categoria Campagna Amica (garantisce sicurezza alimentare, qualità dei prodotti e tutela ambientale);
– dell’azienda agricola di Raffaele Gregu di Calangianus e dell’Oleificio Marras di Nicola Marras di Aidomaggiore per Impresa2 Terra (coniuga tradizione e innovazione);
– dell’azienda agricola di Giacomo Masia di Campanedda (Sassari) e della società agricola Mureddu – Balloi e figli di Scano di Montiferro per Wee Green (agricoltura sostenibile e sociale);
– della cooperativa Oproc di Cagliari e della Rete Agriturismo e Fattorie Didattiche della Sardegna Centrale di Nuoro per Fare Rete (reti sinergiche);
– dell’Istituto di istruzione Superiore F.lli Costa Azara di Sorgono, del Comune di Settimo San Pietro e dell’Istituto comprensivo Li punti (Sassari) per Menzione Paese Amico (Istituzioni pubbliche che hanno attuato progetti promossi dalla Coldiretti);

“E’ una delle nostre iniziative più importanti e della quale andiamo orgogliosi – commenta il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu –. L’Oscar Green è uno spazio che mette in risalto il lavoro sostenibile e le grandi innovazioni delle quali sono protagonisti in particolare le nuove generazioni che sempre più numerose scommettono nella campagna con grande passione”.

La cerimonia di premiazione si terrà nella sede del Banco di Sardegna a Cagliari (in viale Bonaria 33, VIII° piano) giovedì 23 luglio, a partire dalle 17,30.

“L’Oscar green – argomenta il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba – presta particolare attenzione alla capacità di utilizzare l’innovazione per dare lustro alle tradizioni e ai prodotti locali, così come al ruolo dell’imprenditore per la tutela e l’arricchimento del territorio, e degli enti che sostengono il loro lavoro. La grande novità di questa edizione è la possibilità di partecipazione anche per aziende non agroalimentari, che hanno però dato vita a una forte collaborazione con imprese del settore”.

 


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