Non è stata una morte istantanea: essendo stata provocata da quella che il medico legale definisce una “presa importante”, la sofferenza della vittima sarebbe stata prolungata.
E’ la terribile ricostruzione dell’omicidio di Marta Deligia, la 29enne strangolata dal suo ex fidanzato il 23 settembre 2013 a Villacidro, Medio Campidano. A sostenerlo oggi in tribunale è stato il medico legale Francesco Paribello, l’esperto che effettuò l’autopsia. E’ stato chiamato a testimoniare in aula dove si sta celebrando il processo contro Giuseppe Pintus, 37 anni, l’ex fidanzato della vittima.
Stando a quanto ricostruito dai carabinieri, Pintus – che dopo l’arresto ha confessato il delitto – non riusciva ad accettare la fine della relazione con la vittima. Una frustrazione sfociata nel sangue e nell’agghiacciante fine della ragazza.