Ha avvolto il suo collo con un braccio, poi le ha messo una mano davanti alla bocca, in modo da non farla urlare e non chiedere aiuto. E’ una dinamica terribile e all’insegna della violenza quella che gli investigatori stanno ricostruendo in queste ore, anche grazie agli elemnti emersi dall’autopsia. L’esame sul corpo di Marta Delagia, la ragazza di 27 anni uccisa ieri dal suo ex fidanzato, è stato eseguito oggi pomeriggio dal medico legale Francesco Paribello ed ha confermato la morte per strangolamento della giovane.
Giuseppe Pintus, 37 anni, ieri ha confessato durante l’interrogatorio davanti al sostituto procuratore di Cagliari Danilo Tronci ed adesso dietro le sbarre, nel carcere cagliaritano di Buoncammino in isolamento e guardato a vista nel timore che possa cercare di suicidarsi.
Tra domani e dopo domani potrebbe essere fissato l’interrogatorio di garanzia per l’uomo che non riusciva ad accettare le fine della relazione con la giovane e che l’ha perseguitata per mesi. Lei si rifiutava di vederlo e per questo lui, ieri mattina, l’ha aspettata sotto casa dove, stando a quanto ricostruito dai carabinieri, dopo une violenta discussione l’avrebbe uccisa strangolandola per poi caricare il suo corpo in auto.