Olbia, “tre uomini volevano entrare nel mio ristorante senza mascherina: non li ho fatti nemmeno sedere”

Il racconto della titolare del Terminal, Anna Rita Fresu: “Uno di loro ha detto di essere un avvocato: non volevano indossare la mascherina e ci hanno addirittura consigliato di toglierci le nostre. Erano sgarbatissimi, clienti così è meglio perderli che trovarli”


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Una storia di “ordinaria follia”, così viene definita da una cameriera e dalla titolare di un ristorante pizzeria di Olbia, il Terminal, quanto avvenuto oggi a pranzo. In sintesi estrema: tre uomini avrebbero preteso di accomodarsi ad uno dei tavoli e mangiare un boccone senza indossare la mascherina e igienizzarsi le mani all’ingresso. E la discussione tra i possibili clienti e il personale del locale ha subito raggiunto alti livello di “scontro”. A raccontarli, con tanto di post pubblico su Facebook, è una delle cameriere. L’intera versione è stata confermata, a Casteddu Online, dalla titolare Anna Rita Fresu, presente durante il diverbio. “Oggi, all’ora di pranzo, tre uomini hanno cercato di entrare nel ristorante per mangiare. Sono stati invitati a sanificare le mani e indossare la mascherina all’ingresso. Loro, però, si sono rifiutati, sostenendo che fosse stupido indossare la mascherina solo per entrare”. I gestori del locale hanno cercato di far ragionare il trio: “Gli abbiamo spiegato che non siamo noi a fare le regole, ma che vanno rispettate”. Per tutta risposta, però, i tre avrebbero sostenuto che “la mascherina non è più obbligatoria, facendo leva sul fatto che in Italia viga il divieto di indossare qualsiasi cosa copra il viso rendendo un individuo irriconoscibile. Uno di loro si è presentato come avvocato e citando tanto di acronimi e leggi, ci ha invitato ad informarci sulle vigenti leggi e ci ha esortato a togliere la mascherina, definendoci persone terrorizzate dai troppi telegiornali”.

 

A quel punto, prima che la situazione degenerasse ulteriormente, i tre hanno fatto marcia indietro: “Non li ho fatti accomodare, clienti così è meglio perderli che trovarli”, spiega, contattata da Casteddu Online, Anna Rita Fresu. Che sa benissimo che, in caso di controlli, la multa sarebbe assicurata, e il locale potrebbe anche essere chiuso. “Non ci hanno insultato, ma sono stati sgarbati e hanno preteso di non voler rispettare la legge. Noi, invece, rispettiamo tutte le regole”.


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