Odissea sulla nave Civitavecchia-Cagliari: “Ottanta cabine e 800 passeggeri ammassati con i cani a spasso”

Continuità territoriale, ma a che prezzo? Da una delle ultime navi disponibili prima delle feste arriva il racconto, choc, dell’avvocato cagliaritano Ivan Vargiu: “Divanetti e sedie occupati, c’è chi si arrangia dormendo per terra. Trenta cani e solo 12 gabbie disponibili: siamo schiavi di bagnarole, la Regione non fa nulla. C’è da rimpiangere la Tirrenia”. GUARDATE il VIDEO


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Il girone dei dannati, sardi e vacanzieri costretti ad attraversare il mare per raggiungere l’Isola, esiste anche a bordo delle navi Grimaldi. In una delle ultime tratte disponibili prima del 25 dicembre, nonostante la continuità territoriale che garantisce prezzi non da infarto, il viaggio da Civitavecchia a Cagliari è, ancora una volta, un’odissea. A testimoniarla, con foto e video, è uno delle centinaia di passeggeri che, solo dopo tredici ore, e solo perchè non c’è la fermata ad Arbatax. “Ottanta cabine e ottocento passeggeri ammassati ovunque. C’è chi si arrangia sui divanetti, ormai tutti occupati, e chi sta sul ponte” racconta l’avvocato. All’imbarco, come da prassi, sono stati fatti entrare nel gigante del mare tutti quelli con il biglietto: “Il mio è costato 175 euro, sono con la mia compagna e i nostri due cani. Prezzo più basso perchè c’è la continuità territoriale, ma se dobbiamo viaggiare in condizioni quasi disumane, quasi quasi rimpiangiamo la Tirrenia”. Ed eccolo, il racconto choc direttamente dalla nave: “Ci sono solo dodici gabbie, con trenta cani c’è chi li porta a spasso nei diversi piani della nave”.
“È incredibile che, a fronte di un numero così alto di prenotazioni, la Grimaldi non abbia messo a disposizione una nave con più posti. Purtroppo non abbiamo alternative se vogliamo raggiungere la nostra Sardegna via mare, e lo stesso discorso vale per i turisti. La Regione che cosa fa? È a conoscenza del fatto che i sardi devono viaggiare in condizioni critiche se vogliono ritornare nelle loro abitazioni?”.


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