Odissea al S.Giovanni di Dio, senza Tac e senza punti di sutura

La storia di una donna anziana che racconta a Cagliari Online la paradossale vicenda vissuta al pronto soccorso del S.Giovanni di Dio: il marito cade in bagno, riverso per terra in una pozza di sangue, mentre all’alba, al nosocomio cagliaritano, non funzionano i macchinari per un esame diagnostico e non ci sono i punti per ricurire la ferita


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Un’altra storia assurda, paradossale, raccontata a Cagliari Online, vissuta da due coniugi anziani cagliaritani, vissuta al pronto soccorso del S.Giovanni di Dio. Morale della vicenda che fa discutere, l’epilogo è che il macchinario per la Tac non funziona e non ci sono nemmeno i punti per ricucire una ferita alla testa dell’anziano paziente. 

«Stamattina alle 5.30 del mattino – racconta l’anziana donna di 74 anni riguardo al fatto accaduto al San Giovanni (e non al Santissima Trinità, come inzialmente avevano riferito i parenti, ospedale che invece non c’entra nulla con la vicenda) – ho sentito un tonfo in bagno ed ho scoperto mio marito di 77 anni riverso per terra svenuto in un bagno di sangue. Abitando in una zona un po’ difficile da spiegare all’ambulanza, ho deciso per fare prima di portarlo direttamente in ospedale al San Giovanni di Dio. Al pronto soccorso mio marito è rimasto due ore dentro il reparto senza che nessuno mi informasse sul suo stato di salute. Alle 7.30 del mattino circa lo vedo passare casualmente in una barella  e preoccupatissima chiedo dove lo stessero portando. Il barelliere, gentilissimo, mi informa che lo stavano portando al Policlinico per fare una tac e che i medici mi avrebbero dovuto avvisare. Sconvolta e preoccupata chiedo se posso andare con loro perché non so arrivare al Policlinico, ma non posso. Se non avessi visto casualmente passare la lettiga probabilmente sarei rimasta nell’androne dell’Ospedale per chissà quanto tempo! E’ normale tutto questo? Che non avvisino i parenti? Riesco a contattare mia figlia che mi accompagna al Policlinico dove scopriamo che mio marito è stato trasportato lì perché l’apparecchio della Tac non funziona ma, ancor peggio, non hanno i punti di sutura per cucire il profondo taglio che si era procurato cadendo. Credo che sia vergognoso che in un Ospedale non ci siano i punti di sutura, che non funzioni l’apparecchio della tac e che soprattutto non avvisino i parenti di come sta il loro congiunto e soprattutto dove lo portano».


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