Odissea Adsl, cagliaritano ottiene un risarcimento di 350 euro

L’intervento dell’associazione ADOC Sardegna a tutela di un consumatore cagliaritano 


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Un pasticcio tra compagnie, mancate comunicazioni sull’interruzione del contratto, mesi senza linea internet. Nonostante questo è arrivata la richiesta di un doppio canone e l’attivazione di servizi a pagamento che non aveva domandato. Sono le grane con le quali si è scontrato un consumatore cagliaritano che si è rivolto all’associazione ADOC Sardegna. Quando per l’abbonamento dell’Adsl ha provato a passare da un operatore all’altro, con la procedura di migrazione, è iniziata la sua odissea, conclusa solo di recente: le noie sono finite e il consumatore ha anche ottenuto un indennizzo di 350 euro per i disagi patiti.

LA VICENDA

Tutto inizia nel luglio 2015, quando il consumatore decide di cambiare operatore per la gestione della connessione internet. A settembre la prima sorpresa: la nuova linea non è stata attivata, ma lui riceve prima la fattura della vecchia compagnia, che sostiene che la procedura di migrazione non sia completa, e poi quella della nuova. Che però non ha attivato niente. Il disservizio va avanti fino a dicembre, ma le richieste di versamento emesse dalla nuova compagnia ammontano lo stesso a 325 euro.

Incredibile? Forse, ma non è ancora finita. Perché quando a gennaio, finalmente, il servizio della nuova compagnia entra a regime ecco la sorpresa: viene recapitata la richiesta di pagamento per un servizio supplettivo mai richiesto. Il consumatore allora protesta, invia una segnalazione. La risposta della compagnia non si fa attendere: la connessione viene staccata. Il danno, la beffa e il benservito.

L’INTERVENTO DELL’ADOC

Le rimostranze presentate dal cittadino rimagono inascoltate. Decide allora di rivolgersi all’Adoc Sardegna nel luglio scorso. Gli esperti dell’associazione attivano la conciliazione con le compagnie, rivendicando i diritti calpestati del consumatore, contestando la pretesa di pagamento di servizi non richiesti e chiedendo un indennizzo per i disagi arrecati. In sintesi:

Attivazioni non richieste pari a 124,12 euro

Mancata e ritardata attivazione della linea adsl per la quale chiediamo indennizzo pari a 350 euro.

Storno fattura settembre 2015, pari a 111,64 euro.

Nei giorni scorsi la compagnia (quella che avrebbe dovuto garantire l’Adsl dopo la migrazione) ammette i propri errori e storna le fatture per il periodo di assenza della connessione e di quella emessa per il servizio non richiesto. Inoltre riconosce al consumatore un indennizzo pari a 350 euro.


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