Oculistica dal Binaghi al Brotzu: “Continueremo ad avere cure efficaci? Siamo preoccupati”

Il trasferimento del reparto dalla struttura di via Is Guadazzonis a quella di piazzale Ricchi non viene digerito da tantissimi lettori di Cagliari Online. Dubbi, ma anche paura. “Un danno dopo l’altro”. Lo smarrimento di chi a Cagliari non sa più dove trovare i suoi medici, mentre le operazioni vengono rinviate


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Non ci sono solo i sindacati o qualche politico dell’opposizione regionale. No. La riforma sanitaria  della Giunta Pigliaru – con il caso-caos del trasferimento dell’Oculistica dal Binaghi al Brotzu – vede il pollice verso anche dei semplici cittadini. Dei nostri lettori, per l’esattezza. Che scelgono di esprimere pubblicamente tutta la loro rabbia e paura per un servizio che, anche a detta loro, “rischia di peggiorare”.
 “Mio padre stava risolvendo con professor De Casa e ora non sappiamo più dove si trova. Nel frattempo la vista di mio padre peggiora!”, scrive Danila Pilia. “Decisioni prese con i fichi secchi per non dire altro”, commenta Alessia Restivo. Ancora: “Adesso si fanno fuoco e fiamme, ma non si sapeva prima che stava per accadere il disastro? Ci si doveva muovere prima”, tuona, aiutandosi con il caps lock della tastiera, Antonio Giordano. “Io sono tra quei pazienti che aspettano il previsto ricovero. È una situazione assurda e insostenibile”, sostiene Viol Pin. “Il danno è già fatto. Il Binaghi è stato già smantellato. Un ottimo laboratorio analisi tolto, un nuovissimo reparto, fiore all’occhiello della sanità sarda ed eccellenza nazionale, il Centro Trapiano, eredità del prof Licinio Contu, scaraventato nella bolgia del poco onorevole ospedale oncologico con molte professionalità disperse”, è l’analisi di un altro nostro lettore.


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