Nuova Karel Soluzioni, ultimo giorno di lavoro per i 138 dipendenti

Al Contact Center di Viale Monastir sono arrivate le lettere di licenziamento per i lavoratori che gestivano la commessa di Zurich Assicurazioni


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Sette mesi di trattative per approdare al nulla, anzi, alle 138 lettere di licenziamento consegnate a mano o spedite con raccomandata ieri dalla Nuova Karel Soluzioni (Nks) che, dopo cinque anni di gestione ha perso la commessa dei servizi finanziari Zurich, vinta dalla Comdata a fine novembre 2015. 

I LICENZIAMENTI. Oggi è l’ultimo giorno di lavoro in viale Monastir, lunedì i 138 operatori del call center saranno a casa, molti con un’amarezza in più ad aggravare il peso della perdita del lavoro: in questa vertenza non si è consumata solo la classica dinamica proprietà da una parte, sindacato e lavoratori dall’altra. La contesa, purtroppo,ha infranto l’unità tra compagni di lavoro e tra sindacalisti con linea diversa e opposta. Legittimo si può dire, eppure paradossale e ingiusto visto che la spaccatura al tavolo delle trattative non ha permesso, a chi voleva, di firmare un accordo, e tornare al lavoro lunedì, in un altro ufficio, con un altro contratto, magari meno vantaggioso ma garanzia di una busta paga e di una scrivania su cui lavorare. E’ stata questa la posizione portata avanti dalla Fisac Cgil e sintetizzata nelle parole del segretario territoriale Sandro Gallittu: “Il ruolo fondamentale del sindacato è trattare per salvare posti di lavoro e non per mandare i lavoratori in disoccupazione e nelle aule dei Tribunali”. 

GLI ALBORI. Un passo indietro, per capire: la società che si è aggiudicata l’appalto, la Comdata, dopo diverse interlocuzioni con i sindacati, ha proposto di assumere, a tempo indeterminato e con contratto precedente al Jobs Act (con articolo 18 quindi), 115 dei 138 lavoratori. Per gli altri 23, amministrativi e operatori impegnati in commesse diverse dalla Zurich, c’erano altri e diversi margini di trattativa. Il contratto di assunzione proposto da Comdata ai 115 è quello delle Tlc: i lavoratori avrebbero svolto servizi di call center su commesse Enel e Telecom, l’appalto Zurich verrà infatti gestito a Padova, negli uffici che già da anni si occupano di parte di quei servizi finanziari e che ora inglobano la commessa completa. 

LA CGIL. E ancora: il contratto proposto prevedeva per tutti quattro ore di lavoro e una busta paga di 760 euro lordi contro i 900 garantiti dal vecchio contratto applicato per i servizi finanziari. I lavoratori che avevano in Nks un contratto di sei ore (circa metà del totale) avrebbero perso due ore di lavoro. Secondo la Fisac si poteva portare avanti la trattativa per arrivare alla firma: “Il nostro compito è trattare per ottenere le migliori condizioni – spiega Sandro Gallittu  – perciò cercavamo di mettere sul tavolo una compensazione salariale fino al prossimo rinnovo del contratto Tlc, e un impegno nella prospettiva a incrementare le ore di lavoro ma il punto è, se rinunci all’offerta di un posto di lavoro che condizioni vuoi migliorare, per cosa lo fai il sindacato?” Quell’offerta infatti, è sfumata di fronte all’opposizione di First e Uilca che, al tavolo al Mise tre giorni fa, hanno confermato una linea diversa da quella di Fisac e Ugl. Forse a settembre se ne riparlerà, con l’auspicio che in extremis le posizioni si ricompattino, ma oggi il dato amaro è che lunedì poteva essere un giorno diverso, tutto sommato: la differenza stava nell’opportunità di avere un nuovo lavoro, oppure di non avere nulla, a parte la Naspi, e magari l’attesa 
di un giudizio in Tribunale. 

(nella foto di repertorio, i lavoratori durante un sit in di protesta)


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