Nuoro, la denuncia: “Mia moglie scartata come cameriera a un matrimonio perchè è nera”

Il racconto di Mariano Mura, dipendente comunale: “Mia moglie Khady, senegalese, unica rifiutata tra cinquanta ragazze solo per il colore della pelle, non è purtroppo la prima volta che capita. Ha vissuto per anni a Milano e un episodio simile non le era mai capitato”


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Doveva essere un sabato di lavoro con, a “contorno”, la gioia di due sposini. Invece, per Khady, 40enne nata in Senegal ma residente da anni in Sardegna, a Nuoro, la possibilità di guadagnare qualcosa si è trasformata in quella che, stando al racconto del marito, avrebbe tutto il sapore di una discriminazione razziale. “Il ventuno settembre, dopo essere stata contattata da un’amica, si è presentata insieme ad altre decine di ragazze per andare a fare la cameriera ad un ricevimento di nozze organizzato in un hotel” che si trova a meno di cento chilometri da Nuoro. “La selezionatrice dell’agenzia di catering, però, le ha detto che non avrebbe potuto lavorare perchè, dall’albergo, avevano deciso così, spiegandole che la sua presenza avrebbe potuto urtare la sensibilità degli invitati. Khady, alla fine, è stata l’unica a non essere partita per lavorare nell’hotel”. A parlare è Mariano Mura, dipendente comunale e sposato, “da tre anni”, con la quarantenne senegalese. “Non è purtroppo la prima volta che, a mia moglie, succede una cosa simile. Lei ha sempre voluto soprassederci, ma io ora mi sono stufato”, spiega, con molta rabbia, il marito. “Quanto è accaduto lo trovo ingiustificabile”.
“Mia moglie ha vissuto per anni a Milano, un episodio così grave non le era mai capitato”, osserva Mura. “Adesso dovrò valutare, insieme a lei, se andare per vie legali, ho già ricevuto la solidarietà e la disponibilità a seguire il caso da parte di più di un avvocato”.


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