Centosessanta musicisti per oltre quattro ore di musica. Si presenta così il saggio-concerto che domani (sabato 31) suggella a Nuoro la venticinquesima edizione del Seminario jazz coordinato da Paolo Fresu. Un grande happening che, per il terzo anno consecutivo, sceglie come “teatro” il capoluogo barbaricino, a ribadire il legame con la sua città dell’iniziativa didattica organizzata dall’Ente Musicale di Nuoro.
L’epicentro, stavolta, è fra piazza Vittorio Emanuele e il Mercato Civico, un percorso scandito da ventidue postazioni diverse dove, suddivisi in altrettanti organici e gruppi di musica d’insieme, si avvicenderanno gli allievi dei corsi ma anche i docenti con cui hanno condiviso le undici, intense giornate di studio teorico e pratico del jazz di questa edizione del Seminario (partita mercoledì 21 agosto): Tino Tracanna (che ha curato la classe di sassofono), Roberto Cipelli (pianoforte), Marcella Carboni (arpa jazz), Maria Pia De Vito e Elisabetta Antonini (canto jazz e laboratorio vocale), Attilio Zanchi (basso e contrabbasso), Ettore Fioravanti (batteria), Bruno Tommaso (armonia), Riccardo Parrucci (flauto e tecnica Alexander), Corrado Guarino (orchestra laboratorio), Giovanni Agostino Frassetto (flauto, armonina di base e tecnica dell’improvvisazione) e, naturalmente, Paolo Fresu (tromba e flicorno).
Sono il corpo docente “storico” dei Seminari jazz di Nuoro, quello che ha contribuito a formare gli oltre tremila allievi passati da queste parti in un quarto di secolo, e che dalla prossima edizione cederà il testimone a una nuova leva di insegnanti: il trombettista Marco Tamburini, il sassofonista Emanuele Cisi, le cantanti Cinzia Spata e Francesca Corrias, il pianista Dado Moroni, il chitarrista Bebo Ferra (già da questa edizione titolare della classe di chitarra) il contrabbassista Paolino Dalla Porta, il batterista Stefano Bagnoli e Enrico Merlin per le lezioni musicologiche. Volti noti della scena jazzistica italiana, che dal 2014 porteranno in dote le rispettive esperienze e un’altra visione del jazz e della didattica, ma nel rispetto della “storia” dei corsi nuoresi, insieme a Marcella Carboni (già da due anni nel corpo docente) e a due esponenti della “vecchia guardia”, Giovanni Agostino Frassetto e Roberto Cipelli (che sarà il nuovo coordinatore dei corsi).
Ci sarà spazio anche per i nuovi docenti nel saggio-concerto finale di domani sera (sabato 31), così come per una formazione ospite, cui spetterà il compito di aprire, alle 19.30, la lunga serata a Nuoro: la Funky Jazz Orchestra, ensemble di venticinque elementi (prevalentemente fiati), di base a Berchidda, apprezzato nelle ultime due edizioni del festival Time in Jazz col suo repertorio che spazia tra funky, soul e dixieland con brani originali scritti dal suo direttore, il trombettista Antonio Meloni, e arrangiamenti di pezzi famosi di autori come Herbie Hancock, Maceo Parker, Aretha Franklin e Ray Charles.
A precedere il saggio finale, un altro appuntamento immancabile dell’ultimo giorno del Seminario attende allievi e docenti nella scuola civica di via Mughina: la cerimonia di assegnazione delle borse di studio ai corsisti più meritevoli. Una andrà al migliore allievo di ogni classe di strumento, e consiste nell’iscrizione gratuita alla prossima edizione del seminario nuorese; la borsa “Billy Sechi” (dedicata al ricordo del batterista cagliaritano scomparso otto anni fa) offre invece la possibilità di partecipare ai corsi di Siena Jazz; e, naturalmente, ci saranno le borse di studio per formare il gruppo che l’anno prossimo, come di consueto, si esibirà al festival Time in Jazz di Berchidda e nella serata inaugurale del ventiseiesimo Seminario jazz di Nuoro.
In occasione del saggio finale, che in caso di pioggia si terrà all’interno del Mercato Civico, il ristorante “Il rifugio” e l’associazione “La strada del vino Cannonau” proporranno una degustazione (a pagamento) a base di prodotti di qualità dell’enogastronomia sarda.